Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Lo conferma la signora Zore, da mercoledì centenaria, che a fianco del marito ha nel suo piccolo contribuito a diffondere nel mondo il mito della lirica in Arena.
Nata Ronci ma sposata Ruzzenente, Zore è stata infatti per tutta la vita la moglie di Tolmino, il creativo veronese che progettò il primo manifesto della stagione areniana. Era il 1947. L’Arena vista dall’alto con le gradinate gremite di gente, la scenografia dell’Opera sul palcoscenico e un pentagramma a sostenere la struttura dell’anfiteatro ha fatto il giro del mondo. Per mezzo secolo il manifesto firmato Ruzzenente è stato il simbolo del festival lirico, fino alla fine degli anni Novanta, quando le fotografie hanno preso il posto dei manifesti.
Vere e proprie opere d’arte, che quest’anno in occasione del centesimo del Festival lirico sono state messe in mostra in un’esposizione ad hoc, Arena di Carta, ancora visibile fino al 10 settembre.
Anche grazie a quel manifesto, i coniugi Ruzzenente hanno viaggiato il mondo. Il loro è stato un grande amore, iniziato con un rapporto epistolare durante la seconda Guerra mondiale. Zore abitava a Rimini, e proprio lì Tolmino è arrivato in treno per conoscere la sua amica di penna, diventata poi moglie e madre dei suoi tre figli, e 19 tra nipoti e pronipoti. Oggi a fare gli auguri alla signora Zore è andato anche il sindaco Damiano Tommasi, al quale la famiglia Ruzzente ha voluto regalare una copia del celebre manifesto areniano firmato dall’ artista Tolmino.
La foto che ritrae insieme il sindaco e la signora Zore la dice lunga sullo stato di salute della festeggiata, la cui longevità è frutto di una vita caratterizzata da tanto movimento, viaggi, alimentazione sana e sicuramente tanto amore.