Nell’ambito delle celebrazioni zenoniane, il comitato ha voluto omaggiare alla comunità di Verona, la ristampa anastatica del volume di Alessandro Da Lisca “La basilica di S. Zenone” che era stata edita nel 1941 dalla scuola tipografica “Don Bosco”.
Il prezioso volume è stato regalato a tutti gli intervenuti alla serata di presentazione.
“Offriamo – ha scritto l’abate di san Zeno, mons. Gianni Ballarini – la pubblicazione di un’opera fondamentale e di assoluto valore storico-artistico in grado di suscitare ancora stupore, sullo straordinario complesso monastico dell’Abazia di San Zeno”.
L’autore del quale non si vuole perdere memoria in città “da lui amata –continua l’abate – con un indefesso lavoro di restauro, di riscoperta, di impegno intelligente ed prezioso”.
Nella pubblicazione l’autore aveva illustrato, il suoi lavori di restauro della Basilica, che furono eseguiti all’epoca in cui era funzionario della Soprintendenza delle Belle Arti.
“Per il complesso di San Zeno – illustra Fabio Pachera, nel suo intervento in introduzione alla ristampa – tutto ebbe inizio quando il Da Lisca, nell’anno 1929, volle riflettere sulla collocazione della Pala del Mantegna, ponendosi l’obiettivo di indagare su quale potesse essere la posizione originaria stabilita dall’artista stesso”.
Continua Pachera: “ci auguriamo che la lettura di questo importante libro desti curiosità e desiderio di conoscere ulteriormente la basilica e possa contribuire a portare avanti l’amore per quel vescovo Zeno, venuto da lontano e divenuto il santo patrono a cui Verona è sempre stata vicina”.
Questo nono volume inserito nella collana “Le anastatiche” di quest’anno è stato pubblicato perché non si era resa possibile la pubblicazione dell’Annuario Storico Zenoniano.