Zavarise: “Verona soffoca tra traffico e smog”

 
 

“L’esito del report che pone Verona tra le città più congestionate dal traffico in Italia evidenzia un chiaro peggioramento delle condizioni della viabilità e un altrettanto chiaro fallimento delle politiche dell’amministrazione Tommasi e, in particolare, dell’Assessore alla Viabilità e Mobilità Tommaso Ferrari.
Nonostante le ripetute promesse di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di promuovere una mobilità sostenibile, i risultati dimostrano l’esatto contrario”.

Così Nicolò Zavarise, Consigliere comunale Lega Verona

“Le scelte intraprese finora, come la chiusura della ZTL, hanno avuto come unica conseguenza una serie di negatività che si sono ripercosse sul centro storico, senza aver risolto nessuno dei problemi strutturali della città.

L’assenza di un piano organico di viabilità, l’implementazione caotica di cantieri come quelli legati al progetto del filobus, e la mancanza di soluzioni immediate per nodi critici come Verona Sud e i parcheggi scambiatori, aggravano la situazione piuttosto che migliorarla.
È evidente che sacrificare spazi per il traffico veicolare senza fornire alternative efficienti, come un trasporto pubblico realmente potenziato, non è una strategia vincente ma una mossa ideologica e miope.

Il fatto che i livelli di inquinamento restano elevati, dimostra inoltre che tali misure sono inefficaci senza un progetto complessivo; e per combattere le pm10 l’amministrazione pensa bene di vietare i falò della befana, che non contribuiscono al problema delle polveri sottili, attuando una scelta di carattere esclusivamente politico e per niente ambientale, dato che basta leggere i dati ISPRA per verificare che la combustione della legna nei falò rappresenta una frazione insignificante rispetto alle emissioni totali di PM10 sul territorio, che come risaputo deriva deriva principalmente dal riscaldamento domestico (sarà il prossimo divieto imposto da Tommasi?).

È tempo che l’assessore Ferrari e l’amministrazione Tommasi si assumano la responsabilità di queste scelte, che penalizzano famiglie, lavoratori e imprese. È necessario un cambio di rotta immediato: serve un piano di mobilità integrato e realistico che metta al centro le esigenze della comunità veronese, evitando decisioni calate dall’alto e soluzioni improvvisate che peggiorano il traffico e la vivibilità della città”.