[youtube https://www.youtube.com/watch?v=TgQcFMCmQQs]
“Perso per perso…”
Sembra sventolare già bandiera bianca (un po’ agitata per la verità) in casa Arturo Lorenzoni, il professore universitario – vicesindaco di Padova e ora candidato del gruppone di centro-sinistra per la prossima tornata elettorale regionale.
Ieri, durante la presentazione delle varie forze politiche che ne sostengono la candidatura, si è distinto il momento di “Rete Civica Veneta” il cui rappresentante, Carlo Casagrande, si è così espresso: “Sappiamo che sei [Arturo, ndR] una persona capace e competente, rispetto a chi dall’altra parte ha sfruttato il periodo COVID19 per fare campagna elettorale tutti i giorni alle 12.30 sfruttando il disagio di tutti noi, strumentalizzando il personale sanitario e raccontando alla gente come giocare a biglie con i parenti di III grado”.
E proprio dalla sede della conferenza stampa “incriminata” – secondo Casagrande – non si è fatta attendere la risposta odierna del governatore del Veneto Luca Zaia: “Per garantire la par-condicio non rispondo, lascio a loro una riga bianca aggiuntiva addirittura. Una dichiarazione del genere – prosegue Zaia – si commenta da sé.
Vorrei ricordare che questo punto stampa nasce assolutamente in maniera ragionata; ci trovavamo davanti ad un mostro nuovo che avanzava ogni giorno e diffondeva inquietudine. Serviva una persona che parlasse ai veneti.
Qualcuno suggeriva di lasciar gestire la partita ai tecnici…ma abbiamo visto, soprattutto a livello nazionale, cosa non si è sentito; dichiarazioni di tutti i tipi, un via vai che non sarebbe più finito”.
Io dico sempre, di fronte alle tragedie: “Se va bene è merito di tutti, se va male, giustamente, la colpa sarebbe stata mia“.
Secondo voi – si chiede Zaia – fosse andata in questo modo, qualcuno sarebbe venuto a dire che ho cavalcato il virus?! Quando il gioco si fa duro – conclude il governatore – bisogna scendere in campo“.