Così com’è venuto, altrettanto ci ha lasciati. Il Natale alle spalle (o, per molti di noi, ancora caldo caldo sullo stomaco) ci permette di pensare al nuovo anno in maniera, finalmente, concreta. Anche per dimenticarci, il più in fretta possibile, di quest’anno orripilante.
Anno nuovo, vita nuova…senza dimenticare le buone vecchie abitudini.
Regalare il sangue e il plasma, per alzare la media delle donazioni.
È l’idea che lancia FIDAS VERONA con la nuova campagna “Yellow&Red”, i colori della solidarietà”: tante iniziative, dai calendari agli slogan sugli autobus, per sensibilizzare i cittadini al dono di sangue e plasma. Necessari sempre, non solo in tempo di Covid.
“In questi mesi di pandemia si è parlato molto di uso del plasma “iperimmune” donato da persone guarite dal Covid-19 e trasfuso ai pazienti ricoverati: una cura sperimentale, che la scienza sta ancora validando, ma che ha avuto grande eco mediatica – sottolinea la presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli –. Quello che forse è passato sottotraccia e di cui non si parla mai abbastanza, invece, è l’importanza del dono di plasma e sangue sempre, per garantire continuità ai Centri trasfusionali e quindi assicurare una terapia a chi ha malattie diverse dal Covid-19 ed è altrettanto bisognoso di cure”.
Come si impiegano sangue e emocomponenti?
Il plasma è utilizzato nella cura di molte patologie e nella preparazione di farmaci salvavita; ne beneficiano i grandi ustionati, gli emofilici, i pazienti che soffrono di disturbi della coagulazione o di deficit immunitari gravi, di malattie neurologiche ed epatiche.
Il sangue donato viene usato per trasfusioni in casi di anemie acute o croniche. Serve nelle emorragie acute di tipo traumatico (incidenti) e negli interventi chirurgici: per una protesi all’anca ne occorrono fino a 5 sacche (una sacca donata corrisponde a 450 grammi), per un intervento a cuore aperto anche 12; quantità che ovviamente lievitano per i trapianti.
“Donare aiuta a salvare molte vite tutti i giorni e ad assicurare un’esistenza migliore a molti malati, non dimentichiamolo mai – aggiunge la presidente provinciale –. Oltre a un’autosufficienza di sangue ed emocomponenti, un importante obiettivo nazionale a cui siamo invitati a contribuire è quello di arrivare anche a disporre in autonomia di farmaci plasmaderivati; perciò abbiamo pensato di concentrare le immagini dei 12 mesi del nostro calendario associativo su questi temi”.