Le arti marziali sono numerose, e, talvolta, risultano difficilmente distinguibili ad occhi profani, che tendono a mettere nello stesso pentolone judo, karate, kung fu, ju jitsu, aikido e chi più ne ha, più ne metta. Un approccio poco rispettoso, perché ognuna ha la sua origine e la sua identità. In Italia si fanno questioni sulla pancetta o il guanciale nell’amatriciana: la medesima precisione va allora tantopiù applicata a discipline sportive che vantano storie antiche e pratica diffusa a livello mondiale.
Sport Expo 2018 si è appena chiuso in Fiera, a Verona, offrendo l’opportunità di conoscere da vicino 46 sport, tra cui varie arti marziali; di esse, il Vovinam Viet Vo Dao, ha in Verona una delle due città in Italia (con Milano) ove è particolarmente promossa, grazie all’associazione nazionale parte dell’Unione Vovinam Viet Vo Dao Europa.
Pedagogia e insegnamento – L‘associazione nazionale Vovinam Viet Vo Dao è localmente attiva in cinque club: Verona Borgo Roma, San Giovanni Lupatoto, San Michele Extra, Colognola ai Colli e Soave. Da molti anni organizza corsi e seminari dimostrativi o di insegnamento nelle scuole, a partire da quella materna, sulla base dell principio di “armonia tra forza e agilità”. La pratica orienta il bambino verso la conoscenza e padronanza del proprio corpo, ma anche a sviluppare la confidenza e la fiducia in sé, a vincere la timidezza, a rispettare gli altri praticanti e le regole. La pedagogia e l’insegnamento ai piccoli vengono naturalmente adattate alla loro morfologia ed alla loro età; cultura fisica, agilità, coordinazione, studio delle tecniche di base, giochi educativi vengono proposti in modo progressivo, sempre con uno sguardo particolare al divertimento e al coinvolgimento.
Storia e geografia – Il Vovinam Viet Vo Dao è la principale arte marziale praticata in Vietnam, nata all’epoca dell’imperatore Hung-Vong I (2879 a.C.) ed evolutasi con la storia e la tradizione del Paese; negli ultimi 30 anni ha iniziato la diffusione mondiale. E’ una disciplina completa, che unisce la tradizione orientale alla pratica marziale moderna; permette l’acquisizione di nuove capacità ed il miglioramento fisico generale, aumento di flessibilità e coordinazione motoria, accrescimento della propria autostima, concentrazione ed autocontrollo, confronto e rispetto verso maestri e compagni. Ha un ampio programma di studio che comprende tecniche di base e combinazioni, difesa personale, combattimento, lotta, acrobatica, forme e armi tradizionali.
Il saluto del Vovinam Viet Vo Dao rispecchia lo spirito: “Nghiem Le”, la mano d’acciaio sul cuore di bontà. E poi:
- Il simbolo è il bambù, immagine di rettitudine, agilità della costanza e del disinteresse.
- Il motto è “essere forte per essere utile” (forte fisicamente, mentalmente e moralmente).
- Il principio è armonia tra la forza e l’agilità.
- La divisa si chiama “Vo Phuc”. La tenuta ufficiale vietnamita è blu. Il Vo Phuc nero è esistito tra il 1973 ed il 1990 per lo sviluppo dell’arte al di fuori del Vietnam; dopo la decisione del maestro patriarca Le Sang, il Vo Phuc blu è diventato la divisa ufficiale internazionale.
Grazie Alessandra,la tua Professione evidentemente è anche la tua Passione; questo si evince da come con Semplicità e Precisione le tue parole arrivano Comprensibili e Giuste!
Complimenti
Ottimo articolo, grazie
Grazie a voi per la lettura
E’ la prima volta che ti leggo, mi piace molto come scrivi…complimenti!!!
🙂