“Volcanic Wine Park: tasting experiences in Romeo & Juliet’s hills”: il Durello fa rete d’impresa

 
 

“Volcanic Wine Park: tasting experience in Romeo and Juliet’s hills” è un progetto di rete di impresa, creato nell’ambito della Pedemontana Vicentina e Veronese, per lo sviluppo e la gestione del turismo esperienziale, nei comprensori produttivi del Lessini Durello, del Soave, del Breganze e dei Colli Berici. Un cosiddetto “club di prodotto”, una forma di aggregazione tra imprese finalizzata alla creazione di un prodotto turistico destinato ad un mercato specifico.

Nella fattispecie, Volcanic Wine Park, di cui è capofila il Consorzio del Lessini Durello, risponde a pieno titolo all’istanza della Regione Veneto che, a fronte del successo di altre aree turisticamente organizzate quali Trentino o riviera romagnola, punta a favorire iniziative di aggregazione territoriale per lo sviluppo del turismo esperienziale.

Il comprensorio produttivo interessato da Volcanic Wine Park si pone a cavallo tra le colline di Verona e quelle di Vicenza, in un’area con forti potenzialità turistiche ma ad oggi solo marginalmente lambita dai grandi flussi dei visitatori. Cultura del vino, del cibo e del territorio: ecco i tre capisaldi attorno ai quali ruota questo progetto per lo sviluppo di un “turismo esperienziale” che mira a raggruppare, all’interno di un’unica organizzazione, una componente trasversale di strutture di accoglienza e di promozione territoriale, per allestire una proposta turistica distintiva, in grado di esaltare peculiarità, prodotti e bellezze paesaggistiche. Ad accrescere il potenziale appeal turistico per queste destinazioni anche la corsa della Val d’Alpone a candidarsi quale Patrimonio Unesco.

“Volcanic Wine Park” sarà cofinanziato al 50% dalla Regione Veneto, sono attualmente 12 le realtà partecipanti: quattro consorzi di tutela – Lessini Durello, Soave, Breganze, Colli Berici – e otto strutture ricettive, buona parte delle quali associate a Confcommercio Verona.

L’offerta turistica collegata al progetto prevede itinerari tematici legati alla stagionalità (con workshop sui processi produttivi locali come la vendemmia o la pigiatura), iniziative per famiglie e bambini, escursioni in bici o a cavallo, scoperta dell’enogastronomia, con banchi di assaggio e appositi menù.

Ruolo strategico all’interno di Volcanic Wine Park è quello che, ovviamente, spetta al vino, in particolare al Lessini Durello: “Con questo progetto, denominato club di prodotto – ha sottolineato Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di Tutelail Lessini Durello si conferma essere un protagonista del territorio, in grado di stimolare un indotto produttivo e turistico di ampia portata. Dai giacimenti fossiliferi di Bolca, alle colline vulcaniche del Soave, per finire poi con le eccellenze enologiche e gastronomiche di questa “terra di mezzo”, abbiamo tutte le carte in regola per aspirare a diventare una meta primaria per il turismo esperienziale”.

Da sinistra: Bonamini, Cavara, Arena, Lorenzoni, Mattiello – conferenza stampa

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, ha sottolineato la “grande valenza di questo progetto dedicato al turismo esperienziale, che in Europa coinvolge circa 20 milioni di persone, in un territorio pregiato ma meno conosciuto di altri, nel veronese; si potranno cercare e proporre nuove attrattiva per puntare a migliorare i numeri  delle presenze”.

Per il presidente Associazione Albergatori di Verona e provincia di Confcommercio, Giulio Cavarafinalmente una zona importante come l’est veronese ha messo insieme realtà turistiche eterogenee; ciò dimostra che tutti possono coesistere, auspichiamo che questo esempio sia colto anche da altre aree del nostro territorio”.

Andrea Bonamini, rappresentante degli albergatori Confcommercio dell’Est Veronese ha ribadito che “in questa rete convivono strutture ricettive diverse, dagli alberghi ai B&B agli agriturismo: siamo riusciti a fare squadra e ad aggiudicarci il bando, ora dobbiamo iniziare finalmente a lavorare insieme”.

Il progetto, materialmente a cura di Chiara Mattiello, è stato suggellato da un appello di Arena: “Oggi in Italia non ci sono fondi per la promozione, i buoni risultati fin qui ottenuti nel Paese sono legati anche alle difficoltà di altri territori come il Nord Africa, ma se non investiremo avremo presto brutte sorprese. Il turismo è tra le prime industrie del nostro territorio serve grande attenzione, un’attenzione che la Regione dimostra con i fondi Por Fesr. Ma non è sufficiente, perché serve promuovere molto di più, soprattutto all’estero”.

 

 

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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