Viticoltura 4.0: le novità in Triveneto

 
 

E’ stato sottoscritto a Pordenone un protocollo d’intesa tra sette università ed enti di ricerca.

Si tratta di migliorare le tecniche di coltivazione della vite con l’obiettivo principale di migliorare la sostenibilità della viticoltura sotto il profilo ambientale, economico e sociale.

È questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dalle Università degli studi di Padova, Verona e Udine, la Libera Università di Bolzano, l’IGA Udine, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e il CREA Viticoltura ed Enologia di Conegliano.

Il protocollo è preliminare ad una raccolta di fondi che vedrà tutti gli stakehoder, pubblici e privati, coinvolti nel finanziamento di un piano di lavoro di durata almeno quinquennale: nasce la “Viticoltura 4.0”.

Le 7 istituzioni rappresentano eccellenze a livello nazionale ed internazionale e hanno già dato importanti contributi nella ricerca in viticoltura che si sono anche già tradotti in applicazioni con un notevole impatto sul settore vitivinicolo del Triveneto e nazionale.

Questa sinergia consentirà di mettere in comune risorse intellettuali e strumentali e grazie a ciò accelerare il processo di trasferimento dei risultati della ricerca dai laboratori ai vigneti con benefici per i viticoltori, per i consumatori e per l’ambiente.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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