Isolina Canuti aveva 19 anni e abitava in corso Cavour. Ma fu l’Adige a restituire il suo corpo. Una storia di cui praticamente non è rimasta traccia ufficiale. Persino la documentazione processuale, dopo la sua morte, è andata perduta. Ma la memoria di una città non poteva dimenticare colei che, nel 1900, fu una vittima di femminicidio, quando ancora questo fenomeno non aveva un nome.
Sarà Estravagario Teatro a portare in scena l’antica vicenda di cronaca nera. Domani, mercoledì 27 novembre, alle ore 20.45, nell’Aula magna della scuola Battisti, di via Mercantini. L’ingresso è libero.