Viminale: viola la privacy il rilascio certificati anagrafici digitali presso edicole e tabaccai in convenzione

 
 

Con la Circolare n. 115 del 31 ottobre 2022 il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno scrive ai Prefetti chiarendo le modalità di rilascio dei certificati anagrafici telematici tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Evidenziati profili di criticità riscontrati dal Garante per la protezione dei dati personali


La Circolare n. 115/2022 muove in seguito ai profili di criticità espressi dal Garante per la protezione dei dati personali (Garante) in merito alle modalità di rilascio telematica di certificati anagrafici estratti dall’ANPR, rese disponibili da alcuni Comuni tramite accesso ai propri siti istituzionali.

La materia è stata disciplinata mediante il Decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e con il Ministro per la pubblica amministrazione, del 3 novembre 2021, G.U. n. 280/2021, recante “Modalità di erogazione da parte dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente dei servizi telematici per il rilascio di certificazioni anagrafiche on line e per la presentazione on line delle dichiarazioni anagrafiche”. 

In particolare, l’articolo 2 del decreto prescrive che: “Il servizio consente all’iscritto in ANPR di richiedere il rilascio di un certificato per se stesso o per uno dei componenti della propria famiglia anagrafica”. Pertanto, è esclusa la possibilità per il richiedente di acquisire, accedendo alla piattaforma ANPR con la propria identità digitale, certificati relativi a soggetti terzi, diversi da quelli indicati dalla predetta norma.

Il Viminale evidenzia, si legge nella Circolare, che l’Autorità Garante nell’esprimere il proprio parere favorevole sullo schema di decreto in argomento, ha valutato positivamente la chiara “definizione del perimetro soggettivo dei certificati che possono essere rilasciati al soggetto richiedente” contenuta nella disposizione in esame.

Come riconosciuto dal Garante, infatti la scelta del Ministero di limitare il rilascio dei certificati anagrafici al solo richiedente e alla relativa famiglia anagrafica, discende “da una adeguata ponderazione dell’impatto e delle implicazioni, in termini di rischi per i diritti e libertà degli interessati, del rilascio a ‘chiunque’ e senza limitazioni, dei certificati relativi a qualunque cittadino iscritto ad ANPR, ivi inclusi i minori, tramite un semplice accesso te/ematico con le modalità previste dal CAD”.

I certificati anagrafici relativi a soggetti terzi, diversi da quelli indicati dal citato articolo 2, potranno, comunque, continuare ad essere rilasciati dagli Ufficiali di anagrafe presso i comuni.

Il Ministero interviene inoltre, in merito ad alcuni quesiti pervenuti posti da alcuni Comuni concernenti la possibilità di stipulare convenzioni con enti ed organizzazioni di categoria (ad es. tabaccai, edicole ecc.) finalizzate al rilascio di certificati anagrafici telematici presso tali soggetti, utilizzando piattaforme digitali messe a disposizione da alcune società di informatica.

Al riguardo il Viminale fa presente che, a seguito di specifici approfondimenti è emerso che i sistemi individuati dagli enti in questione non risultano compatibili con le specifiche tecniche e le misure di sicurezza descritte nell’Allegato C del DPCM n. 194/2014, contenente il “Regolamento recante modalità d’attuazione e di funzionamento
dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e di definizione del piano
per il graduale subentro dell’ANPR alle anagrafi della popolazione residente”.

In tale provvedimento, infatti, si prevede che l’accesso ad ANPR avvenga solamente
attraverso l’utilizzo di dispositivi di sicurezza (certificato identificativo della
postazione, smartcard e credenziali di accesso) assegnati dal Ministero ai Sindaci
ed ai dipendenti dell’Amministrazione comunale preposti all’accesso all’ANPR,
preventivamente censiti ed autorizzati. In merito alle corrette modalità di
accesso alla banca dati e di gestione dei predetti dispositivi, determinanti ai fini della
sicurezza della piattaforma e della protezione dei dati personali in essa contenuti, il Ministero ricorda che gli stessi sono strettamente personali e non cedibili.

Per il Ministero pertanto l’impiego di detti dispositivi da parte di soggetti terzi non autorizzati, non abilitati né censiti dal sistema centrale, non è dunque conforme alle modalità e alle misure di sicurezza previste dal suindicato DPCM e di conseguenza altera il sistema di tracciamento delle operazioni effettuate.

E’ di tutta evidenza per il Ministero che il soggetto con il quale viene stipulata una convenzione accederebbe impropriamente all’anagrafe con i dispositivi del personale comunale – ferme restando le gravi responsabilità derivanti dalla cessione di tali dispositivi a terzi – ed entrerebbe in possesso di tutti i profili autorizzativi di cui quest’ultimo è titolare, disponendo, peraltro, di una operatività che l’ordinamento vigente riconosce esclusivamente agli operatori anagrafici.

La Circolare conclude invitando i Prefetti di voler sensibilizzare i Sindaci sui contenuti della presente circolare, “avendo cura di rappresentare che un improprio trattamento dei suddetti dati, non conforme alle disposizioni richiamate, oltre che in contrasto con il DPCM 194/2014 e il D.M. 3.11.2021 citati, può comportare una violazione delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali previste dal Regolamento UE
2016/679 e dal D.Lgs. 196/2003 con la conseguente possibilità di incorrerre nelle relative
sanzioni”.

La questione riguarda anche il Comune di Verona in quanto è possibile richiedere la stampa dei certificati di anagrafe, di stato civile ed elettorali con timbro digitale, presso le edicole e le tabaccherie convenzionate con lo stesso (qui notizia aggiornata al 27 luglio 2022). Le certificazioni rilasciate riportano la firma del Sindaco in qualità di Ufficiale di Governo.

Alberto Speciale

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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