L’art.44, c.1, del D.Lgs. n.267/2000 (Testo Unico Enti Locali), che assegna alle opposizioni la presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o di garanzia, non comporta la loro esclusione dalla presidenza delle altre commissioni ove, sulla base del sistema elettorale previsto dal regolamento, ne sussistano le condizioni
E’ stato pubblicato oggi, 1 giugno, il Parere da parte del Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali (DAIT), riguardante un quesito chiesto da una Prefettura circa il mancato riconoscimento della regolarità della elezione alla presidenza della VI Commissione consiliare di un comune attribuita, a seguito dello scrutinio, ad un consigliere di minoranza.
Il tutto in seguito al verbale di elezione, nel quale verrebbe specificato che il voto stesso risulterebbe infruttuoso, in quanto alle minoranze va attribuita la presidenza della settima commissione “controllo e garanzia“.
Al riguardo il DAIT osserva che ai sensi dell’articolo 38, comma 6, del Decreto Legislativo n.267/00, lo statuto può prevedere la costituzione di commissioni consiliari, istituite dal consiglio “nel proprio seno”. Una volta istituite, le suddette commissioni sono disciplinate dal regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale. Ciò significa che le forze politiche presenti in consiglio debbono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni.
L’articolo 44, comma 1, del TUEL contiene una disposizione di salvaguardia, stabilendo che lo statuto deve prevedere “le forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze attribuendo alle opposizioni la presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o di garanzia, ove costituite”. La predetta ultima disposizione, dunque, tutela le minoranze ma non intende escluderle dalla presidenza delle altre commissioni consiliari ove, sulla base del sistema elettorale previsto dal regolamento, ne sussistano le condizioni.
Nel caso di specie, lo statuto comunale disciplina le commissioni consiliari, prevedendo, in particolare, che “per quanto riguarda le commissioni aventi funzione di controllo e garanzia, la presidenza è attribuita ai consiglieri appartenenti ai gruppi di opposizione”. Esso, inoltre, rinvia al regolamento “il funzionamento, la composizione, i poteri, l’oggetto e la durata delle commissioni”.
Il regolamento consiliare individua nove commissioni, tra cui la “Commissione Statuto, Regolamenti, Affari Istituzionali e generali, Decentramento e Affari legali”, nonché la “Commissione Controllo e Garanzia”. Lo stesso regolamento disciplina la procedura elettorale, prevedendo, tra l’altro, che “la Commissione procede con un’unica votazione a scrutinio segreto all’elezione del Presidente e del Vice Presidente. Ciascun consigliere scrive sulla scheda un solo nome. Sono eletti rispettivamente Presidente e Vice Presidente coloro che, nell’ordine, riportino il maggior numero di voti”.
In conclusione, si legge nel Parere, «si concorda con la Prefettura in ordine alla validità dell’elezione del presidente della succitata commissione, anche alla luce del fatto che nessuna norma del regolamento sembra, comunque, limitare la presidenza in favore della minoranza solo alla commissione Controllo e Garanzia».
Per quanto riguarda il Comune di Verona sono 7 le Commissioni consiliari permanenti costituite in seno al Consiglio comunale che svolgono una funzione consultiva e preparatoria degli atti ad esso spettanti, nonchè di controllo sull’attuazione delle linee programmatiche relative all’intero mandato (Commissione di Controllo, la 7). Sono state inoltre create 4 Commissioni temporanee (Commissione Consiliare Temporanea Arsenale, Commissione Consiliare Temporanea Politiche Giovanili, Commissione Consiliare Temporanea Tutela Animali, Commissione consiliare temporanea Emergenza Coronavirus).
In dettaglio, la 1^ Commissione è presieduta dal Consigliere Bacciga (Lega Nord), la 2^ dal Consigliere Gennari (Lega Nord), la 3^ dal Consigliere Guardini (Forza Italia),la 4^ dal Consigliere De Marzi (Battiti per Verona Domani), la 5^ dal Consigliere Padovani G. (Fratelli d’Italia), la 6^ dal Consigliere Bonato ( Battiti per Verona Domani) e la 7^ infine, l’unica presiedurta dalla minoranza, dal Consigliere Bozza (Lista Tosi) con vice Presidenza al Consigliere Vallani (Pd).
Alberto Speciale