Il TAR per la Sicilia interviene sulla possibilità di ottenere l’accesso alle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza nel parceggio di un ospedale
Interessante Sentenza, la n. 3376 del 22 dicembre 2022, quella del TAR per la Sicilia, sezione di Catania, sul diritto di accesso garantito dalla legge sul procedimento amministrativo il quale, per i giudici, non può essere esercitato nei confronti delle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza installato presso il parcheggio di un ospedale, atteso che l’istanza non ha ad oggetto un documento già esistente e nel possesso del soggetto intimato ma è finalizzata a promuovere la formazione di nuovi documenti destinati a contenere le informazioni richieste.
Nel caso di specie, il ricorrente chiedeva l’accesso alle immagini riprese da un impianto di videosorveglianza istallato presso il parcheggio di un ospedale al fine di individuare il responsabile dei danni cagionati alla propria auto.
Il Tar ha respinto il ricorso, affermando che – in disparte la questione della dubbia riconducibilità dell’attività di videosorveglianza del parcheggio di una struttura sanitaria ad attività di pubblico interesse dell’Azienda (trattandosi piuttosto di una forma di tutela passiva e di vigilanza dell’immobile) – ove l’istanza stessa non sia finalizzata all’ostensione un documento/atto già esistente e nel possesso del soggetto intimato, bensì volta ad ottenere una informazione circa un mero fatto (probabilmente ripreso dalle telecamere di sicurezza) occorso, essa non ha ad oggetto documenti amministrativi specifici ed esistenti, con conseguente insussistenza del diritto di accesso ai sensi dell’art. 22, comma 4° della legge n. 2411/1990.
Alberto Speciale