Tensione alle stelle in Fondazione Arena, dove i lavoratori sono sempre più ai ferri corti con l’attuale amministrazione.
La goccia che ha fatto perdere la pazienza e traboccare di nuovo il vaso, la comunicazione del DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE Dr.ssa Francesca Tartarotti, con la quale i dipendenti hanno appreso l'”avanzamento” di carriera del Sig. Stefano Trespidi, che da assistente alla regia e consulente passa al ruolo di Vice Direttore Artistico, percependo un monte emolumenti lordo di euro 76.000 annui.
Da qui il fastidio dei lavoratori che, in segno di protesta, assieme alle organizzazioni sindacali hanno occupato l’ufficio del neo Vice Direttore Artistico (in foto ndr), figura unica in Italia e nel mondo, tempo fa ricoperta da un orchestrale sindacalista CISL ma recentemente eliminata da Giuliano Polo.
Ieri, invece, nuova virata dei vertici, che in barba alle decisioni di risanamento dell’ex commissario, ripristinano la figura di Vice Direttore Artistico promuovendo il Sig. Stefano Trespidi.
Siamo alle solite azioni di città provinciale ed anche meno, incapace di progettualità di largo respiro e troppo impegnata a parlarsi addosso, sedicente, autocelebrativa; tutti ingredienti perfetti per cucinarsi la decadenza. Vai a Milano e ti accorgi di quanto piccola e miserabile sia la progettualità culturale di Verona, ridicola perfino, con l’autoproclamazione di città europea. Come sempre prevale il consociativismo, anche tra piccole istituzioni perché val di più un favore all’amico che il bene superiore. Verona la piccola, la bella addormentata, la serva irredenta ed inconsapevole di un’ottusità mentale che la porta a non vedere né sentire né capire che, fuor dalle mura, c’è tutto un mondo che corre, anche senza affanno ma corre. Che ne sarà di Essa?