L’appoggio di Orietta Salemi e del Partito Democratico a Patrizia Bisinella, stacca definitivamente dall’abito dei tosiani l’etichetta di schieramento di centrodestra.
Non fossero bastate le continue galanterie politiche del duo Tosi-Renzi – ieri compatti al sì referendario, oggi uniti su Bisinella sindaco – l’operazione ballottaggio chiarisce una volta di più che la propensione dell’amministrazione uscente è palesemente orientata a sinistra.
Il perché in campagna elettorale la senatrice Bisinella si sia sgolata per affermare il contrario è abbastanza chiaro: a sinistra le radici erano già sufficientemente profonde, a destra, invece, facendo leva sull’indecisione di qualche votante, c’era spazio per invadere il territorio legittimamente occupato dal candidato sindaco Federico Sboarina, oggi più che mai baluardo di un’identità ben precisa.
Per chi quindi al primo turno avesse votato per i tosiani, nel dubbio della loro svolta a sinistra, ora avrà certamente dipanato le perplessità e capito che in Patrizia e Flavio di destra non c’è proprio nulla.
L’ideologia forte, precisa e netta del marchio di fabbrica liberal-moderato, è un’altra cosa.
Il testimone di quell’area è oggi saldamente in mano a Federico Sboarina che il prossimo venticinque giugno affronterà nell’ultima sfida elettorale la leader del centrosinistra Patrizia Bisinella.
M.C.
Centro sinistra di chi ? Ma con cosa avete festeggiato ieri sera ? Roba forte eh !
dialogare con la sinistra non vuol dir non essere di centro destra, ma solo persone intelligenti, come lo è Flavio e Patrizia, e una sinistra chiusa che non parli rimarrà sempre chiusa.
Non condivido l’articolo, palesemente di parte, non rappresenta cosa sta avvenendo a Verona.