Quattro ragazzi veronesi e tanta solidarietà. E’ quello che è accaduto all’inizio di novembre quando Israel Vinco, Marco Sarsini, Nicola Tomizioni, Riccardo Pavan hanno lasciato Verona per il nord est della Birmania (oggi Myanmar), in aiuto del popolo Karen, perseguitato e sterminato dalla dittatura militare.
I quattro si sono impegnati nella missione umanitaria di due onlus che da anni collaborano sul progetto di sostegno socio-sanitario Karen: Popoli onlus, con sede proprio a Verona e Sol.Id. onlus.
Oppressi da oltre settant’anni di regime dittatoriale e di pulizia etnica oggi i Karen hanno ritrovato sacche di relativa tranquillità proprio grazie ai progetti di onlus coraggiose e tenaci con cui i quattro di Verona hanno visitato villaggi e cliniche nella giungla contribuendo a portare un sorriso ed una speranza dove più serve.
“Siamo andati per portare un piccolo ma importante aiuto alla popolazione civile che da anni è costretta a subire ogni tipo di angherie dallo stato Birmano. La missione è stata svolta da due team che si sono alternati per portare vestiti, materiale scolastico e giocattoli ai più piccoli nella prima fase e visite mediche nei villaggi da parte di dottori e infermieri nella seconda” spiega Israel Vinco volontario Sol.Id, “quest’anno, grazie alle donazioni dei nostri sostenitori, è stato possibile acquistare e donare ai villaggi un trattore nuovo e più di 5 quintali di riso per le varie comunità agricole che abbiamo visitato. E’ stata una esperienza unica di solidarietà vera realizzata grazie alle nostre onlus”.
A centrare il punto è Nicola Tomizioli anche lui volontario Sol.Id e veronese doc: “vedere dei bambini così felici al solo regalo di una matita ci ha fatto molto riflettere su come stiamo educando i nostri figli, I bambini Karen hanno il sorriso negli occhi anche se a nostro avviso non hanno nulla, o meglio, forse siamo noi che non sappiamo più apprezzare le cose che abbiamo”.
Dello stesso avviso anche Marco Scarsini studente a Bologna e Riccardo Pavan chef affermato in tutta la provincia, i quali affermano che a colpirli è stato in primis: ” L’ essenzialità di un popolo che non ha nulla da invidiare all’occidente non perché ci è ostile o vorrebbe venire in Europa, ma anzi al contrario perché sa utilizzare al meglio il poco che ha e lotta per restare sulla sua terra e sviluppare un suo sistema sociale”.
Una bella storia di giovani veronesi che hanno deciso di dedicare una piccola parte della loro vita per aiutare il prossimo così lontano da casa, perché in fondo anche li, in mezzo alla giungla a 8.000 km di distanza, ci si riscopre Uomini al di la di ogni razza e colore uniti dalla visione comune di un mondo non di profughi e disperati ma di Popoli liberi nelle loro terre, come si legge sui documenti e nel sito della onlus Sol.Id., acronimo di Solidarité – Identités, associazione a vocazione caritatevole ed umanitaria, il cui fine è l’assistenza ed il sostegno a quei popoli in lotta per la propria sopravvivenza, la salvaguardia della propria cultura e la difesa della loro identità. Al servizio di tutti quegli uomini che ovunque vogliono continuare a vivere sul suolo dei loro padri, secondo le loro leggi, le loro culture, regole e tradizioni.