Verona nelle top 200 università al mondo per parità di genere e riduzione delle diseguaglianze

 
 

Parità di genere e riduzione delle diseguaglianze sono gli obiettivi in cui l’università di Verona spicca nell’edizione 2024 del ranking in materia di sostenibilità del Times higher education The denominato “impact rankings”. Si tratta di un insieme di classifiche che misurano il successo delle università nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle nazioni unite.

The stila una classifica per ognuno degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu utilizzando opportuni indicatori calcolati sulla base di dati e informazioni forniti dalle università stesse che scelgono autonomamente a quali e quanti ranking partecipare. Inoltre, mettendo insieme i vari risultati ottenuti, The redige una classifica sintetica mondiale complessiva.

È la terza volta che l’ateneo partecipa concorrendo quest’anno a classificarsi per 6 rankings più la classifica generale.

I due migliori risultati con la fascia 101 – 200 riguardano l’obiettivo Onu numero 5 “Parità di genere” e l’obiettivo numero 10 “Ridurre le diseguaglianze”, che confermano il piazzamento dello scorso anno a fronte dell’aumento delle istituzioni partecipanti rispettivamente a 1.361 (lo scorso anno erano 1.081) e a 1.108 (lo scorso anno erano 901).

Rientrano, invece, nella fascia 201-300 gli obiettivi numero 4 “Istruzione di qualità” e numero 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture” che conferma invece il posizionamento dello scorso anno su 1.681 istituzioni (lo scorso anno erano 1.304).

Verona, infine, si posiziona nella fascia 301-400 con l’obiettivo numero 3 “Salute e benessere” cui partecipano quest’anno 1.498 istituzioni (erano 1.218 nella scorsa edizione) e l’obiettivo numero 17 “Partnership per gli obiettivi”, ranks che vede Verona raggiungere la fascia 601-800 rispetto alla fascia 801-100 dello scorso anno, a fronte delle 2.152 istituzioni partecipanti (erano 1.591 lo scorso anno).

Nella classifica complessiva il punteggio ottenuto dall’ateneo è di 72.8 che consente di confermare la fascia 401-600 su più di 2.150 istituzioni (erano 1.591 nel 2023).

“L’intera comunità universitaria – ha spiegato il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – ha lavorato con impegno, in questi anni, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu in ambito di didattica, ricerca, trasferimento tecnologico e Public engagement. La nuova classifica mondiale The impact rankings, che ci vede posizionati nella fascia tra i migliori 400 e 600 atenei del mondo, conferma la qualità del lavoro di squadra di questi anni”.