Verona modalità INTERMODAL. Confindustria e il binario unico puntato all’obiettivo: #ultimomiglio.

 
 

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Facciamo un po’ il punto.

La Regione Veneto è interconnessa da tre corridoi europei:
– Ten-T: Scandinavo-Mediterraneo (Asse del Brennero)
– Mediterraneo (Asse Est-Ovest)
– Adriatico-Baltico (Valico del Tarvisio).

La nostra localizzazione geografica ci permette d’essere considerati come uno snodo fondamentale per il traffico merci sulla direttrice Nord-Sud attraverso il transito del Brennero e del Tarvisio, ma siamo anche una macro area fondamentale per i collegamenti Est-Ovest lungo il Corridoio Mediterraneo, asse potenziale di sviluppo dei traffici delle imprese italiane che esportano nell’Est Europa. 

Il settore dei trasporti è fortemente influenzato dall’andamento economico generale. Basti pensare a come la crisi economica mondiale abbia inciso sul trasporto delle merci e sulle abitudini di spostamento delle persone.

In questo contesto, si inserisce il progetto Veneto Intermodal che ha l’obiettivo principale di promuovere lo sviluppo dei traffici merci da e per i nodi logistici veneti.

I NUMERI
Nonostante il rallentamento del commercio mondiale, le esportazioni venete hanno raggiunto nel 2018 il loro massimo storico. Nel 2018 le esportazioni venete sono state pari a 63,3 miliardi di euro e hanno registrato un tasso di crescita (+2,8%). Da questo andamento si evince l’importanza del progetto Veneto Intermodal il quale mira a rafforzare i legami commerciali con i nodi logistici e potenziare la rete di collegamenti intermodali sia a livello locale che a livello nazionale.

Al bando 2018 del Programma CEF è stato approvato il progetto, promosso e coordinato da Interporto Quadrante Europa di Verona, che coinvolge come partner Regione Veneto, Rete Ferroviaria Italiana e Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale. L’importo complessivo del progetto è di 4.032.760, co-finanziati al 50%

L’evento di lancio del progetto si è tenuto ieri mattina presso la sede di Confindustria, un workshop incentrato sul trasporto intermodale a livello regionale, diviso in 2 sessioni.

I) Presentazione del progetto, in cui i quattro partner di progetto hanno presentato le attività previste per lo sviluppo dell’ultimo miglio ferroviario nei nodi regionali.
II) Discussione sul mercato del trasporto intermodale e le prospettive regionali, con interventi di Confindustria Verona, Mercitalia, Grimaldi, Codognotto.

Il quadro generale all’interno del quale si svilupperà il progetto è costituito dal Piano dei trasporti della Regione Veneto, con particolare riferimento alla sua parte relativa alle merci e alla logistica. L’azione nel suo complesso mira al potenziamento del cosiddetto “ultimo miglio” di tre infrastrutture regionali di interesse comunitario, Interporti di Verona e Padova e Porto di Venezia, tutti nodi Core della Rete TEN-T, infrastrutture che permettono l’interscambio commerciale con il resto d’Europa e del mondo per le aziende localizzate sul territorio regionale.

LE DICHIARAZIONI

Pres. Gasparato: “Consorzio ZAI è pronto a giocare un ruolo da leader tra i terminal intermodali europei in pieno accordo con la Commissione Europea, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le istituzioni regionali e locali. In questo quadro abbiamo visto approvato un progetto che ammonta complessivamente a 4 milioni di euro, con un valore per l’Interporto Quadrante Europa di Verona pari a due milioni, con un contributo del 50% . Non ci limitiamo quindi a gestire la quotidianità “subendo” il traffico ma adottiamo un approccio “proattivo” guardando al futuro soprattutto in vista dell’apertura del Tunnel di Base del Brennero e alle sue opere connesse. La progettazione del nuovo terminal, che faremo a quattro mani con RFI, sarà fondamentale per rispondere alle nuove esigenze di trasporto sull’Asse del Brennero e per cercare di consolidare la nostra leadership europea”.

Pres. Musolino: “La strategia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale è quella di aspirare a divenire lo snodo di riferimento per il tessuto produttivo Veneto in cooperazione con gli interporti di Verona e Padova. Tutto ciò puntando sull’idea che un porto non può ragionare come infrastruttura a sé stante ma deve essere un sistema integrato con il network dei trasporti locale e nazionale, gli interporti, e la rete ferroviaria. La sinergia e l’integrazione tra porti ed interporti è elemento di sviluppo futuro per la regione Veneto, portando il porto di Venezia a servire i mercati con maggiore rapidità e frequenza ed inserendo gli interporti in catene logistico-intermodali globali che fino ad ora non li avevano minimamente coinvolti, il tutto via ferrovia, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità del trasporto. Concretamente, grazie al progetto Veneto Intermodal, l’Autorità di Sistema Portuale potrà gestire un budget di 865mila euro cofinanziati al 50% dal programma CEF per realizzare un ponte che migliorerà il collegamento dei terminal commerciali alla rete ferroviaria”.

 
 

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