Verona Minor Hierusalem, il tour si fa virtuale: appuntamenti on-line dal 13 aprile

 
 

Verona Minor Hierusalem, progetto di volontariato culturale che propone l’esplorazione di una Verona inedita, pensata nei secoli come una Piccola Gerusalemme, attraverso tre percorsi esperienziali in 17 chiese solitamente escluse dai consueti tracciati turistici, si plasma – come molte altre realtà – sulla quotidianità rivoluzionata dall’emergenza epidemiologica e concentra on-line le sue attività, dai social (FB e Instagram) al sito, alle newsletter di aggiornamento ed informazione.

Nell’immediato, a sostituire la tradizionale gita di pasquetta, è in programma il pellegrinaggio virtuale: “…E’ lunedì di Pasqua, andiamo a Gerusalemme!”: l’esperienza, accompagnata dalla voce di don Martino Signoretto, offerta a tutti con lo spirito dell’economia del dono, si terrà lunedì 13 aprile alle ore 16.30 (durata 30’) e sarà occasione, per chi non è mai stato in Terra Santa, di scoprire i luoghi della fede e la loro correlazione con alcune località della nostra città (iscrizione sul sito www.veronaminorhierusalem.it e sulla pagina Facebook).

A seguire, un webinar di arte e architettura, 6 lezioni, sempre totalmente gratuite: Architettura ed arte nelle chiese di Verona Minor Hierusalem: dall’età paleocristiana al Manierismo” si terrà dal 14 aprile per tre martedì e tre giovedì dalle 18 alle 18.30, relatori Katia Galvetto e Davide Adami, guide turistiche (iscrizione sul sito www.veronaminorhierusalem.it e sulla pagina Facebook).

L’esperienza di volontariato culturale possibile con VMH ha un’importante ricaduta positiva, allargando le conoscenze, ampliando la rete di relazioni, valorizzando la città e i suoi tesori; in questo momento la formazione viene offerta on-line, senza preclusioni di età, provenienza, competenze: ogni informazione si trova sul sito www.veronaminorhierusalem.it.

 «In questi giorni di emergenza – spiega Elisabeth Leiter, volontaria e referente squadra – come referente di San Giorgio sto mantenendo i contatti con i nostri volontari, chiamandoli uno per uno per farli sentire parte della nostra famiglia e del nostro progetto, anche se purtroppo non possiamo tenere aperta la nostra chiesa. Ritengo, infatti, che la base viva del progetto sia l’appartenenza ad un gruppo che abbiamo il dovere di tenere attivo».

Tra i volontari nascono anche gruppi di approfondimento e di studio, come il team ricerche che sta studiando le Confraternite, il complesso fenomeno delle associazioni laiche di ispirazione religiosa che si è sviluppato in tutta  Italia dopo l’anno mille. Nel territorio di  Verona erano ben 536 (e 53 in città) e tutte legate da una profonda religiosità. «La scintilla – racconta il team composto da Don Andrea, Lorenza, Elisa, Carlo, Fabio, Gianni è nata dalla curiosità di comprendere meglio l’iscrizione “Arte de’ Caliari 1705” posta – come in molte chiese veronesi – sul basamento di una colonna di un bell’altare barocco. Il progetto vero e proprio, condiviso con Don Martino e Paola Tessitore, si è poi concretizzato in un gruppo di lavoro di sei persone. Dal momento in cui ci siamo segregati in casa, l’impegno non si è comunque fermato: ci vediamo in videoconferenza, leggiamo i documenti raccolti in precedenza, telefoniamo ai volontari delle rispettive chiese per approfondimenti, facciamo ricerche via internet e contiamo di arrivare a conclusione per questa estate».

La Fondazione VMH è promossa e sostenuta dalla Diocesi di Verona, grazie al  contributo di Banco BPM, Cattolica Assicurazioni e, in riferimento al bando Valore Territori, della Fondazione Cariverona.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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