Le malattie polmonari sono una delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo, con oltre 550 milioni di persone affette da malattie respiratorie croniche.
L’università di Verona partecipa alla ricercaUnravelling the impact of Pseudomonas aeruginosa microRNAs on microbe-host interaction and drug response in chronic respiratory diseases, con Giovanni Malerba, docente di Genetica medica nel dipartimento di Scienze chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-infantili, che riveste il ruolo di partner del progetto.
Young Principal Investigator e responsabile della collaborazione internazionale è Laura Veschetti, dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, già dottoranda nell’ateneo scaligero, che ha ottenuto per questo progettocirca 200mila euro dalla Fondazione Cariplo nel contesto di un finanziamento per accompagnare i giovani dottori di ricerca nelle fasi iniziali della loro carriera. Partner del progetto sono Alessandra Bragonzi, ricercatrice dell’Unità di Infezioni e fibrosi cistica dell’Istituto scientifico San Raffaele di Milano, che riveste anche il ruolo di mentore, e Mohsen Ghanbari, docente del dipartimento di Epidemiologia dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam.
Le malattie respiratorie croniche sono ancora incurabili e le infezioni ricorrenti, come quelle da Pseudomonas aeruginosa, contribuiscono ad un peggioramento della prognosi clinica. I microRNA (miRNA) umani sono cruciali nella regolazione della risposta immunitaria, e i metodi basati sul loro utilizzo terapeutico potrebbero risolvere le polmoniti batteriche refrattarie o resistenti ai farmaci. Recentemente è stato evidenziato il ruolo chiave dei miRNA umani nella regolazione della risposta immunitaria e nella determinazione dell’esito di polmoniti batteriche. Il progetto di ricerca proposto mira a caratterizzare i miRNA batterici e le loro possibili interazioni con l’ospite durante le infezioni attraverso approcci innovativi, evidenziando così possibili nuovi bersagli terapeutici.
Nello specifico, Giovanni Malerba prenderà parte allo sviluppo e realizzazione dei processi bioinformatici per l’analisi delle sequenze dei miRNA batterici, e contribuirà poi alla fase di validazione dei miRNA candidati come possibili bersagli terapeutici insieme alla ricercatriceCristina Patuzzo del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento.
In questo contesto, il progetto proposto avrà un impatto sanitario, tecnologico e socioeconomico a lungo termine a vantaggio dei pazienti affetti da malattie respiratorie croniche, migliorandone la qualità di vita e potenzialmente offrendo nuovi approcci terapeutici.