Verona Mercato, non sopisce la polemica per le nomine del CdA

L'interno del mercato Ortofrutticolo di Verona
 
 

Andrea Saturnini, presidente di Fedagro, la federazione dei grossisti che opera a Verona Mercato, a nome dei suoi associati rimarca quanto già ribadito nei giorni scorsi, quando sono stati nominati i componenti del Consiglio di Amministrazione della Verona Mercato Spa e per la prima volta nella storia della società gli operatori non saranno rappresentati. L’associazione Fedagro Verona, che riunisce i grossisti mercato ortofrutticolo, esprime il suo più profondo rammarico per la mancata considerazione del ruolo degli operatori del mercato ortofrutticolo in occasione delle nomine dei componenti del CDA di Veronamercato s.p.a.

“Nessuno dei soci di maggioranza, infatti, ha ritenuto opportuno quanto meno consultarsi con gli operatori prima di designare i propri rappresentanti. L’ Amministrazione subentrata nonostante le rassicurazioni fornite durante la campagna elettorale, non ha ritenuto opportuno considerare la possibilità di dar voce a chi concretamente opera nel mercato e la Camera di Commercio di Verona ha designato il proprio componente e appoggiato la nomina di quello individuato dagli istituti di credito, ignorando le imprese commerciali che sono attive all’ interno del settore agro-alimentare.”

Andrea Saturnini, Presidente di Fedagro
Saturnini sottolinea che i comportamenti di Comune e Camera di Commercio hanno così palesato il totale disinteresse nei confronti della categoria degli operatori della società, soggetti soltanto grazie ai quali la società medesima esiste e continua a vivere.

Saturnini però vuole mettere in primo piano la situazione economica, cercando di uscire dal duello politico: “Non so – dice – se tutti sanno cos’è la nostra realtà: quasi 500 milioni di euro di fatturato, almeno tremila persone al giorno coinvolte, una delle pochissime strutture di questo tipo in attivo in Italia (altri purtroppo segnano dati in negativo, anche a due cifre) e offriamo un indotto economico che non ho esitazioni a definire incalcolabile…”

Gli operatori, quindi, saranno completamente estromessi da qualsiasi possibilità di conoscere in anticipo e  quindi contribuire alle scelte decisionali e strategiche relative al mercato ortofrutticolo di Verona e si riservano di far sentire la loro voce nelle sedi più opportune (come peraltro già attuato), qualora le decisioni assunte dal rinnovato consiglio, non dovessero essere corrispondenti ai loro interessi.

“Io spero – dice il presidente di Fedagro – che sia stato sincero l’assessore Daniele Polato quando ci ha assicurato che verremo comunque coinvolti e saremo presto chiamati a discutere, non in politichese, ma in termini chiari e concreti, del futuro di questa struttura. Spero che questa chiamata arrivi il più rapidamente possibile e si possa tornare a lavorare serenamente e insieme, ascoltando la voce di chi questa realtà la conosce meglio di altri; lo dico non per il bene nostro, ma di tutta la città e dell’intera economia veronese”.

 
 

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