Verona, il mondo (e il parco) oltre le sue mura. Via al Parco della Cultura Urbana.

 
 

Il concorso di progettazione a procedura aperta in due gradi, prevede la realizzazione di un Parco della Cultura Urbana di 4000 mq in prossimità delle mura magistrali cittadine.


FASE UNO.

Il primo grado – spiega il consigliere Andrea Velardi, promotore dell’iniziativa – prevederà la proposta ideativa, nel rispetto dei costi previsti e contenente il Masterplan dell’area tra Porta Palio e Porta San Zeno, dovrà individuare le principali funzioni e gli elementi da collocare nel compendio, tra cui:
– Piastra, Pista, Percorso per gli Sport a Rotelle,
– Percorso e Installazione per la pratica del Parkour
– Muro per Arrampicata per uso ludico
– Campo di allenamento per lo Stacline
– Palestra Open AIr per l’attività di Street Work Out
– Una Spazio funzionale per l’esibizione di Disc Jockey, Musicisti, Artisti di Strada
– Strutture Mobili contenenti servizi igienici, ricariche per smartphone, e punti venditi di ristoro su ruote che dialoghino con l’ambito tutelato.
Tutte le strutture dovranno esser amovibili.

FASE DUE.
Il secondo grado – continua Velardi – prevederà la proposta progettuale in tutto il suo insieme, che servirà alla commissione giudicatrice per individuare il soggetto vincitore a cui affidare, con procedura negoziata senza bando, le fasi successive della progettazione fino alla realizzazione“.

Il concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l’attribuzione dei seguenti premi:
1° classificato: 14.000€
2° classificato: 3.500€
3° classificato: 2.000€
4° classificato: 1.200€
5° classificato: 800€

Il concorso prenderà il via grazie anche ad AMT che ha voluto fortemente sostenere questa iniziativa, dimostrandosi ancora una volta un azienda che ha a cuore il futuro della nostra città.
Il primo obiettivo – prosegue Velardi – è quello di evitare che vengano spesi soldi in progetti che non aiutino lo skateboard a crescere e soprattutto di fare in modo che le realta locali di skateboard vengano coinvolti in processi di progettazione partecipata.

(da sx a dx) i consiglieri comunali Bressan, Velardi e De Marzi.


LA VOCE.
Abbiamo fatto ricerca e raccolto spunti da città che hanno avuto la forza e il coraggio di guardare a 20/30 anni e non a 5.
Abbiamo svolto numerosi sopralluoghi su parchi locali e provato ad immaginare come trasformali rendendoli ideali anche agli sport urbani che oserei definire gli sport di oggi. 
Tutto il parco delle mura è poco sfruttato.

Continuare a nascondersi dietro dei vincoli e lasciare in stato di abbandono questi luoghi che vengono vissuti come un problema anziche come una risorsa patrimoniale unica, non fa altro che incentivare il degrado, favorire la delinquenza e far percepire uno stato di insicurezza al cittadino.

Illuminazione, attività continua e innovazione migliorano la qualità della vita di tutti.

La presenza di sport urbani potrebbe contribuire a migliorare la situazione in generale, favorire l’aggregazione giovanile all’aperto e grazie all’inserimento di servizi pubblici mirati far riappropriare le famiglie veronesi di questi luoghi.

Ora si tratta solo di capire come creare una commissione che avrà un ruolo fondamentale. Giusto prendere spunto anche da Commissioni già esistenti come la Commissione Skateboard della FISR che assieme agli organi federali, ha elaborato una normativa riguardo l’omologazione degli Skatepark: questo regolamento, definisce le caratteristiche tecniche e di sicurezza degli impianti destinati allo svolgimento delle competizioni sia regionali che nazionali. Un importante passo avanti grazie ad un regolamento scritto da “skaters per skaters”.

Noi – conclude Velardi – arrivati a questo punto apriamo le porte a tutti gli skaters e amanti degli sport urbani affinché contribuiscano con la loro esperienza a far si che il PARCO DELLA CULTURA URBANA di Verona diventi un ECCELLENZA ASSOLUTA della scena italiana.

 
 

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