Verona, formare una manodopera qualificata tra i richiedenti protezione internazionale

 
 

Grazie all’intesa siglata in Prefettura a Verona con rappresentanti del mondo del lavoro partiranno corsi di formazione rivolti alle persone  richiedenti protezione internazionale.


L’obiettivo del protocollo d’intesa rivolto agli ospiti nei centri di accoglienza della provincia di Verona che il prefetto Donato Cafagna ha siglato ieri, 29 marzo, nel Palazzo Scaligero con il presidente dell’Ance Verona Carlo Trestini e con il presidente del Centro paritetico per la formazione, la sicurezza ed i servizi al lavoro Esev-Cpt, Marco Perizzolo è quello di avviare tirocini teorico pratici per i richiedenti protezione internazionale con percorsi formativi per manodopera qualificata.

I settori coinvolti sono, nel dettaglio, quello edile per l’abilitazione allo svolgimento delle mansioni di ferraioli ed addetti alla carpenteria metallica. Si tratta, quindi, di facilitare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese e l’integrazione lavorativa e sociale per gli immigrati che intendono cogliere le opportunità occupazionali offerte dal territorio.

«Siamo fiduciosi – ha commentato il prefetto a margine della sottoscrizione del documento – che i circa ottanta ospiti dei Cas che hanno manifestato interesse al percorso di formazione professionale di Ance, possano proficuamente concretizzare questa opportunità di lavoro ed inserimento che li indirizza verso una prospettiva di autonomia dal sistema dell’accoglienza a carico dello Stato. Il loro apporto costituisce inoltre – ha proseguito – un valore aggiunto anche per il tessuto sociale ed economico del territorio nel reperimento di manodopera, in un ambito come quello dell’edilizia, che mostra sotto questo profilo una situazione di difficoltà».

Alberto Speciale

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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