La mostra fotografica “Verona in cantiere”, ospitata nella sede dell’Ordine degli Ingegneri, si fa itinerante, per portare le immagini inedite degli anni Trenta nei quartieri cittadini: dal 7 luglio all’8 settembre si parte con la galleria d’arte Fuori le Mura (via Fra Castoro, 15, lunedì – venerdì dalle 9.00 alle 13.00, dalle 15.00 alle 17.00 e sabato su appuntamento), quindi si andrà nel quartiere Filippini.
“VERONA IN CANTIERE. Gli scatti fotografici dello Studio Oppi”, promossa nell’ambito della rassegna #OPEN6. Ingegneri aperti alla città: “INNOVISIONI. Idee e progetti del tutto nuovi”, documenta la trasformazione urbana negli anni tra le due guerre attraverso ventiquattro immagini originali – 103 le fotografie del lascito – raggruppate in cinque macrosezioni che raccontano i cantieri per la costruzione della caserma Ettore Crippa, sede del IV Autocentro (1); i lavori per il palazzo dell’INA a Porta Nuova (2); quelli alla centrale idroelettrica Sorio Nuova (3); le sistemazioni stradali in via Sant’Alessio, regaste Redentore e interrato dell’Acqua Morta (4) e, a chiudere, l’ordinaria manutenzione ai sottoservizi e alle reti dei trasporti in piazza Erbe e centro storico (5). Pannelli descrittivi spiegano il contesto storico-sociale, l’impianto tecnico e la precisa datazione.
Il progetto espositivo itinerante è stato realizzato in collaborazione con il Comitato Rionale Filippini, l’associazione AGILE e il sostegno di AMIA Verona e AGSM, che ne hanno permesso la realizzazione; trova stampa nell’omonimo volume “VERONA IN CANTIERE. Gli scatti fotografici dello Studio Oppi” in cui gli autori – Angelo Bertolazzi, Ilaria Segala, Erika Bossum, Michele De Mori e Silvana Xamo – fanno seguire ad un saggio iniziale sulle trasformazioni di Verona negli anni Trenta rispetto al contesto europeo, i cinque capitoli che raccolgono le campagne fotografiche riproposte dagli scatti di Oppi (in vendita e su prenotazione in galleria il 7 luglio e nelle future sedi espositive).
Nell’immagine: via San Zeno in Oratorio, Anni ’30 – Lastra su vetro 13×18 in bromuro d’argento