Vallani: “Illegittimi gli avvisi di riscossione del contributo di bonifica alle famiglie di San Michele”

 
 

Di seguito la nota del consigliere comunale del partito democratico Stefano Vallani circa gli avvisi di riscossione del contributo di bonifica ricevuto dagli abitanti di San Michele:

“Stanno arrivando anche alle famiglie di San Michele gli avvisi di riscossione del contributo di bonifica “gravante sugli immobili” relativo all’anno di imposta 2016 da parte del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
Peccato che nessuno degli interventi oggetto dell’attività del consorzio, consistenti nella manutenzione ordinaria e straordinaria delle sponde e dei fondi degli scoli dell’acqua di propria competenza, risulta essere stato eseguito nel territorio urbanizzato di San Michele negli ultimi anni. 
La zona urbanizzata di San Michele è infatti dotata di fognatura pubblica di tipo misto con recapito al depuratore di Basso Acquar che scarica nel fiume Adige e sono stati fatti pozzi perdenti per le acque piovane. E’ da escludere quindi che le acque della rete fognaria o piovane vengano immesse nella rete di bonifica. 
Di più, l’allegato A della delibera di Giunta Regionale 134/2013 che definisce le “unità territoriali omogenee” su cui opera il Consorzio, esclude espressamente il territorio di San Michele Extra: “Una riflessione specifica è stata fatta con riguardo alla frazione di San Michele Extra Comune di Verona al Comune di Schio, al Comune di San Vito di Leguzzano e al Comune di Malo […] si concorda con la loro esclusione dal perimetro di contribuzione” recita testualmente il documento.
Ma alle stesse conclusioni si giunge anche consultando il “perimetro di contribuzione” sul sito ufficiale del Consorzio. Solo una parte del territorio di San Michele risulta essere classificata come “area contribuente” e solo per quanto riguarda “i terreni”, nulla risulta in fatto di tassa sui fabbricati.
In breve, tutte le informazioni in nostro possesso convergono nel far ritenere illegittima la pretesa di pagamento del contributo relativo agli immobili. Il paradosso è che i cittadini di San Michele si troverebbero a pagare due volte per servizi simili: la fognatura ad Acque Veronesi e gli scoli al Consorzio di Bonifica. 
La tassa sui fabbricati di San Michele e Madonna di Campagna risulta quindi non dovuta per i seguenti motivi:

1. la DGRV n. 134/2013 esclude a priori che la frazione di San Michele Extra del Comune di Verona, rientri nel perimetro di contribuzione; 

2. la tavola 4 – perimetro di contribuzione, contravvenendo le direttive regionali, indica che trattasi di area contribuente solo per i terreni, escludendo quindi i fabbricati;

3. le aree urbanizzate ed in particolare i fabbricati non generano deflussi verso la rete di competenza consortile e pertanto non si capisce quale sia la logica per cui siano chiamate a contribuire per la relativa quota di beneficio.

4. non risultano siano state svolte in questi anni attività di manutenzione svolte dal Consorzio anche perché gli unici scoli esistenti sono stati intubati dalle ditte lottizzanti o dal Comune a proprie spese. 
Ci aspettiamo pertanto che il Consorzio faccia una comunicazione di rettifica in modo da evitare che i cittadini paghino un contributo non dovuto”.

 
 

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