Valdegamberi bolla il piano di rilancio del Catullo un inganno

 
 

Il Consigliere Regionale Stefano Valdegamberi interviene sui trionfalismi per l’avvio del progetto di riqualificazione dell’aeroporto Catullo “che – spiega il consigliere – doveva essere realizzato cinque anni fa e che, comunque, oltre a partite in ritardo, non ha nemmeno uno dei caratteri propagandati”.

“Con l’inganno, ai veronesi si è detto che l’intervento riguarda la riqualificazione e ampliamento del terminal partenze, la cui superficie passerà dagli attuali 24.840 mq a 36.370 mq e che i banchi accettazione passeranno dagli attuali 40 a 46 compresi di postazioni self check-in e baggage drop, con i gate d’imbarco che passeranno dagli attuali 13 a 19. Si può parlare di “infrastrutture nuove” di un progetto con cui vengono aumentati solamente di 6 unità i banchi check-in e gate d’imbarco? Il tutto spendendo 68 milioni di euro? Chiunque dotato di normale intelligenza capisce che con un progetto del genere non si va da nessuna parte e non sarà certo possibile affrontare la crescita prevista del medio-lungo termine (circa 10 milioni di passeggeri all’anno) che sicuramente non passeranno da Verona ma saranno dirottati altrove”.

“Un ampliamento – conclude Valdegamberi – che costerà 11.4 milioni di euro a gate + banco check-in o peggio ancora gli 11.530 mq di ampliamento ci costeranno quasi 6 mila euro a mq per avere sempre una piccola ed insignificante aerostazione senza che gli arrivi vengano toccati”.

 
 

1 COMMENTO

  1. Si interviene sempre quando i buoi sono scappati dalle stalle.
    E’ mancato un serio dibattito pubblico sul futuro del Catullo; tutto è stato fatto nelle segrete stanze. Di cosa lamentarsi ora?
    Ogni albero ha i frutti che produce.

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