Fare rete, questa la richiesta del prof. Nocini, Rettore dell’Università di Verona, che attraverso una lettera chiede che il Comune e il territorio collaborino nel promuovere l’iscrizione all’Università cittadina. Queste parole sono state trasformate in impegno dai consiglieri comunali della Lega che hanno deciso di presentare una mozione, sottolineando come il rilancio di Verona passi anche attraverso la sua Università.
La mozione presentata dal gruppo di maggioranza delle Lega, il cui primo firmatario è il consigliere Alberto Zelger, si impegna in 5 punti fondamentali:
- Inserire i banner dell’Università di Verona sui vari siti istituzionali del Comune, evidenziando le opportunità di formazione offerte dai diversi corsi di laurea;
- Chiedere un’analoga promozione a tutte le società partecipate, alla Camera di Commercio, ai Consorzi e all’ULSS9-Scaligera e agli enti in cui c’è una rappresentanza del Comune;
- Promuovere in videoconferenza e in spazi più prestigiosi, con vari partner, occasioni informative sui corsi di laurea dell’Ateneo;
- Utilizzare l’Anfiteatro areniano e/o il Teatro Romano per eventi di premiazione dei più illustri laureati della città;
- Promuovere occasioni informative nelle Circoscrizioni e in altri spazi comunali.
«La città di Verona non può solo vivere di turismo – dice il capogruppo della Lega in Comune Anna Grassi – in questo momento storico dobbiamo guardare a quelle realtà che sono già radicate nella nostra città».
Il consigliere Zelger spiega: «Non possiamo permetterci che la nostra Università il suo ruolo e la sua centralità per il territorio. Dobbiamo portare sempre più ragazzi a preferire il nostro Ateneo cittadino e con questa mozione cercheremo di dare spazio alle offerte formative e ai corsi di laurea offerti».
«Il nostro impegno per sostenere questa mozione sarà quello di snellire la burocrazia, in modo da sostenere i giovani nelle loro scelte» sottolinea il consigliere Roberto Simeoni.
«Non posso che sostenere questa mozione che dimostra la nostra volontà di fare rete con l’Università per garantire poi un ritorno anche al nostro territorio» conclude il consigliere e parlamentare Vito Comencini.