Doppia serata di spettacolo per il debutto in scena dell’opera pop “Turandot Dancing Queen” di Alessandro Fusaro e Marcello Rossi Corradini.
Sabato 25, alle ore 20.30, e domenica 26 settembre, alle ore 17.30, all’auditorium della Gran Guardia, il pubblico avrà l’occasione di assistere gratuitamente al lancio dell’innovativo progetto musicale.
Una rilettura, in chiave moderna, di una delle opere più conosciute del compositore Giacomo Puccini, presentata al pubblico con nuove musiche e testi, interpretati da sette cantanti solisti e dal coro dell’Università di Verona.
Collaborano al progetto le associazioni Dimostrazioni Armoniche e Casa Shakespeare.
Lo spettacolo, già sold out per entrambe le repliche, è realizzato nel pieno rispetto delle attuali normative anti Covid, con un accesso contingentato del pubblico.
L’evento è stato presentato dall’assessore alle Manifestazioni Filippo Rando.
Presenti Alessandro Fusaro e Marcello Rossi Corradini, ideatori del progetto musicale, e i rappresentanti di BDD & Co. Advisory società main sponsor della produzione artistica.
“Un appuntamento completamente gratuito – evidenzia l’assessore Rando -, che propone, soprattutto per le nuove generazioni, una nuova versione dell’opera Turandot, con testi e musiche in chiave moderna. Davvero una produzione originale, la cui realizzazione è la risultanza di un comune impegno fra privato e pubblico, uniti dalla volontà di offrire alla comunità qualcosa di culturalmente interessante e unico. Complimento agli ideatori del progetto e allo sponsor, che ne ha consentito la realizzazione e la visione gratuita al pubblico”.
“Poter vedere questo progetto realizzato e mostrato al pubblico per la prima volta proprio nella nostra città – dichiara Fusaro – è un’opportunità per noi straordinaria. Ringraziamo quanti hanno creduto in questa idea e ne hanno consentito il concreto sviluppo”.
“La Turandot è una leggenda – spiega Corradi – e come tutte le leggende, con il passare del tempo, richiede nuove chiavi comunicative per essere apprezzata anche dalle nuove generazioni. Per questo abbiamo voluto portare in scena un’opera per i giovani fatta da giovani, con musiche e testi moderni e accattivanti”.