Un secolo fa nasceva a Bonavicina.
Oggi, insieme alla sua comunità, ha festeggiato il compleanno numero 100. E così don Bruno Bersan si è ritrovato ad essere il sacerdote più anziano della Diocesi di Verona.
Questa mattina presso la Pia Società di don Nicola Mazza in via San Carlo, non solo mancati gli auguri speciali per il traguardo raggiunto.
Presente anche l’assessore Marco Padovani, che ha consegnato a don Bruno una targa a nome della città di Verona.
“Un bel momento di festa durante il quale tutta la comunità si è fatta vicina a don Bruno – ha detto Padovani -. È sempre stato una figura importante all’interno dell’Istituto don Mazza e della Pia Società, è giusto oggi festeggiare questo importante traguardo e ricordare il suo percorso di vita”.
IL PROFILO
Don Bruno Bersan è nato a Bonavicina, comune di S. Pietro di Morubio in una famiglia che viveva di mezzadria. Viene accolto quindicenne nell’Istituto Don Mazza di Verona per concludere la III media e poi completare gli studi del ginnasio-liceo. Nel 1940 passa nel Seminario diocesano per gli studi teologici. Diventato sacerdote nel 1944, viene destinato all’attività pastorale in diocesi. Era rettore della Scoperta (nel comune di Lonato), quando nel 1949 viene chiamato a collaborare presso l’Istituto Don Mazza di via San Carlo a Verona. Il 7 ottobre 1951 è fra i dieci primi consacrati della Pia Società di don Mazza eretta dall’allora vescovo veronese, mons. Girolamo Cardinale, ed entra a far parte del primo Consiglio. Fino al 1955 è rettore e insegnante nel Collegio maschile di via San Carlo, che lascia per l’incarico di assistente spirituale del femminile di via Nicola Mazza. Dal 1963 passa al Collegio universitario di Padova, dove è confessore e collaboratore. Nel 1960 il vescovo mons. Giuseppe Carraro affida alla Pia Società di Don Mazza le Scuole del Collegio Vescovile e la Casa S. Giuseppe per ragazzi orfani, fondata da Teuteria Mazzi. Dal 1965 diventa direttore di quest’ultima. Il 10 dicembre 1981, con i suoi collaboratori, fonda a Roma il Gruppo di animazione Famiglia Aperta, dal quale prendono nome e vita, associazioni sparse in varie città d’Italia.