Furto aggravato su autovettura in Lungadige Rubele
E’ stato convalidato l’arresto in flagranza di un ladro, acciuffato dai poliziotti delle Volanti in prossimità di ponte Nuovo a seguito della tempestiva e puntuale segnalazione di una cittadina alla locale Sala Operativa.
I poliziotti, subito intervenuti in zona, riuscivano ad intercettare uno dei due malviventi visti poco prima dalla testimone infrangere il vetro posteriore destro di una BMW regolarmente parcheggiata per poi prelevare indebitamente degli oggetti custoditi nel mezzo.
Il complice riusciva invece a dileguarsi con la refurtiva dandosi a precipitosa fuga nelle vie limitrofe.
Il tizio veniva quindi arrestato con l’accusa di “furto aggravato in concorso”; si tratta di T.Z., nato a Tunisi, classe 81, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato.
All’udienza di convalida dell’arresto ha fatto seguito il rinvio del processo al prossimo 7 giugno, vista la richiesta dei termini a difesa; nel frattempo però, tenuto conto del concreto pericolo di reiterazione del reato essendo il soggetto privo di attività lavorativa e di stabile dimora, è stata disposta nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Stazione CC di Verona Principale con cadenza quotidiana.
Tentato furto aggravato su autovettura, lesioni personali finalizzate alla resistenza a PP.UU. e minacce a PP.UU.
Un altro furto su un’autovettura è stato evitato grazie al tempestivo intervento di un equipaggio di Volanti in servizio in via Tombetta.
Gli operatori di Polizia intercettano un soggetto intento a controllare l’interno delle autovetture parcheggiate lungo la pubblica via.
In particolare viene notato mentre tenta di aprire la portiera lato passeggero di una Fiat Panda, dopo averla forzata e piegata nella parte superiore.
M.C.L. non desiste nell’azione criminosa nemmeno dopo aver i poliziotti. Anzi: si scaglia violentemente contro di loro che hanno la meglio solo dopo una breve colluttazione.
Nato in Romania il 17.05.1983 e domiciliato a Verona, il soggetto, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla PG, ha mantenuto anche in Questura un atteggiamento aggressivo, arrivando più volte a minacciare di morte i poliziotti che avevano proceduto al suo arresto.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura degli arresti domiciliari da scontare presso l’abitazione della suocera.