UIL e Lega in visita alla Casa Circondariale di Verona

 
 

Una delegazione della UILPA Polizia Penitenziaria del Triveneto, composta dal Segretario Regionale Angiulli Leonardo, dal Segretario Regionale Aggiunto Mauro Cirelli e Andrea Fraccascia della Segreteria Provinciale, congiuntamente con l’On. Marica Fantuz e l’On. Germano Racchella entrambi deputati della Lega, ha visitato, in data odierna, la Casa Circondariale di Verona al fine di verificare lo stato dei luoghi e le condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria.

Dal punto di vista strutturale, rispetto al passato, si è constatato che la situazione è peggiorata, e non di poco. Molte le problematiche riscontrate come l’obsolescenza della struttura e in alcuni casi all’assenza di manutenzione.

Le postazioni di servizio sono inadeguate, le pareti degli uffici e dei corridoi o dell’atrio scale si presentano sporche e bisognose di urgenti interventi di tinteggiature anche ai fini igienizzanti. La pavimentazione dell’intero istituto, inoltre, si presenta in tanti punti rotta e sconnessa.

Gli arredi degli uffici del personale di polizia penitenziaria nelle varie sezioni detentive sono assolutamente lontani dagli standard normativi previsti. Quasi tutte le sedie in dotazione agli agenti nelle postazioni delle sezioni detentive sono in plastica, come quelle da giardino alcune, tra l’altro, anche rotte.

Gli impianti di automatizzazione sono inadeguati. La maggior parte delle postazioni di servizio del carcere sono prive di automatismi (quei pochi esistenti sono fuori uso da mesi).

È evidente che anche il grande tasso di sovrappopolamento della popolazione detenuta aggrava il quadro generale. Attualmente sono presenti 505 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 336, con un indice di affollamento del 160,83%.

Il contingente di Polizia Penitenziaria stabilito dovrebbe essere di 380 unità ma attualmente il personale assegnato è di 363. Considerando, poi, le unità distaccate in altre sedi la forza attuale è di 330, quindi con una carenza organica di circa 50 unità in particolar modo per i ruoli ispettori e sovrintendenti.

I problemi, però, aumentano se si pensa alla gestione del personale dato che ancora oggi si è costretti a lavorare oltre le 6 ore previste dal contratto, con turni di lavoro organizzato sulle 8 ore anche nei turni notturni.

A questo punto risulta non più procrastinabile l’apertura di un confronto finalizzato alla modifica dell’organizzazione del lavoro. Moltissime le aggressioni fisiche che si registrano ai danni di agenti in servizio a Verona: nel 2017 ben 51 episodi, mentre per il 2018, purtroppo, si è arrivati già a 27 casi. Il fenomeno, purtroppo, sta assumendo proporzioni preoccupanti per cui bisogna intervenire con estrema urgenza e trovare soluzioni al problema.

I due esponenti della Lega presenti alla visita hanno potuto verificare di persona le diverse problematiche presenti come le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria e le varie criticità del sistema carcere.

Entrambi gli esponenti hanno garantito il massimo impegno a livello politico e la propria vicinanza a tutto il personale, elogiando gli stessi per la grande professionalità in condizioni di lavoro al limite del consentito.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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