Turismo: nuovi flussi dall’India

 
 

Turismo: quella che dovrebbe essere la prima voce di bilancio di un paese come l’Italia, oggi è ammucchiata insieme a cultura (beni culturali, ambientali, archivi di stato, accademie, biblioteche, etc.), promozione dello sport e dello spettacolo (cinema, teatro, danza, musica etc.) nel Mibac-Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo. Non si vuole fare l’elogio della dispersione, in un momento in cui a governarci dovrebbe essere il re di Sparta, per rimetterci in sesto, ma si tratta di aree così macro, in un contesto territoriale che ne è oltretutto un riferimento mondiale, da far perlomeno obiettare che non si possa seguire tutto e bene.

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Lanciato il sasso, nascondiamo la mano e ci concentriamo su un esempio di nuove frontiere di interesse, sulla scia di un tour che proprio in questi giorni sta toccando laghi e città del Nord Italia: Magical India e Rimini Fiera – TTG stanno accomnpagnando un facoltoso gruppo dall’India a scoprire bellezze e opportunità a Mantova, Verona, Cremona, Milano e Como, passando per il Garda. Un assaggio di una settimana, per aprire la nostra porta di casa a visitatori non abituali, secondo i canoni d’arrivo del passato, ma oggi quantomai vivaci e dinamici. E scopriamo perchè: il rapporto congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 dedicato all’India, reperibile sul sito dell’ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo, evidenzia che il flusso turistico outbound si è sviluppato di pari passo con la crescita economica del Paese, divenendo uno dei mercati del settore outgoing a più rapida crescita a livello mondiale. La UNWTO ha classificato l’India al 23° posto nel mondo nel rapporto pubblicato nel 2012, per spesa internazionale del turismo, in crescita del 50% rispetto al 2007 in termini di dollari e del 70% in termini di rupia. Secondo il rapporto pubblicato dalla European Travel Commission nel 2014, i viaggi all’estero sono aumentati del 6,7% nel 2012 (pari a 14.9 milioni di turisti), dopo una crescita media dell’11.9% dal 2001 al 2011. Nel 2013 la crescita è stata del 7%, di circa il 5-6% nel 2014. Le stime della United Nations World Tourism Organization (UNWTO) sono di 50 milioni di viaggiatori indiani all’estero entro il 2020.  L’aumento del reddito medio della popolazione in India (i milionari, in dollari, sono stimati in circa 130.000 – secondo uno studio di Capgemini e Merril Lynch – la classe benestante intorno ai 20-30 milioni, mentre la classe media – secondo i parametri indiani – dovrebbe sfiorare i 300 milioni di persone entro la fine del 2015) è stato accompagnato da un corrispondente cambiamento nello stile di vita delle fasce medie e medio-alte, con riferimento anche alla disponibilità e fruizione del tempo libero, e da un conseguente, proporzionale incremento dei viaggiatori all’estero (fonte: http://www.enit.it).

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Dove volano? Focalizzando l’attenzione sulle mete europee, la prima scelta è la Gran Bretagna, per motivi legati prevalentemente a studio, lavoro e visite a congiunti, con oltre 400.000 visitatori. Segue l’Italia, 279.232, insieme alla Svizzera: nell’ultimo decennio gli arrivi turistici dall’India si sono quadruplicati, in particolare per fare del Bel Paese il luogo delle nozze, wedding destination. E il Veneto guida la classifica delle regioni più frequentate. I viaggiatori indiani amano trattarsi bene, la maggior parte opta per esercizi alberghieri a 4 o 5 stelle, appoggiandosi ad agenzie di viaggio e tour operator; la stagione principale di vacanza si colloca tra aprile e luglio, con estensione a settembre, ottobre e novembre, mesi in cui si celebrano le maggiori festività hindu – tra cui il Diwali (la festa delle luci) e la ricorrenza della nascita del Mahatma Gandhi (2 ottobre) –  e gli indiani, di qualsiasi religione, tendono a sposarsi, buon momento dal punto di vista climatico e riconosciuto come il periodo più fortunato dell’anno, insieme al mese di marzo.

In tutto ciò, come funziona ENIT, considerato uno dei brontosauri della burocrazia italiana? Lo scorso martedì 11 ottobre la presidente dal 2015, Evelina Christillin, ha incontrato la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, sull’argomento della riorganizzazione della struttura e le strategie di promozione del turismo in Italia. Un roseto, con metafora floreale: in un cespuglio di fiori, tante spine; non si può che sperare in una gestione dal pollice verde.

 

 

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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