Turismo in Veneto. Primo semestre con numeri in crescita

 
 

“Il Veneto è una delle mete più ambite d’Italia, con forti incrementi nei numeri del primo semestre 2024. Un risultato frutto di un’attenta pianificazione e di investimenti mirati, che rispondono alle nuove esigenze del mercato turistico. Da gennaio a giugno, il turismo ha registrato, infatti, una forte accelerata dando una spinta all’economia con gli stranieri che stanno apprezzando sempre di più tutte le diverse tipologie di vacanza. È importante rilevare il contributo apportato da USA, Francia, Polonia e Cina, nonostante le presenze cinesi siano ancora solo la metà rispetto al primo semestre del 2019 pre-pandemico. A fine giugno, su un totale di oltre 28 milioni di presenze turistiche, la quota straniera ha raggiunto quasi i 19,5 milioni: un numero destinato a crescere ulteriormente nel corso dell’anno grazie alla crescente visibilità internazionale delle destinazioni venete. Località come Cortina, le Ville Venete della Riviera del Brenta e Vicenza, le mostre dei Musei Civici hanno ricevuto riconoscimenti da prestigiose pubblicazioni internazionali, aumentando l’interesse verso il Veneto oltre la sola Venezia. Un’attenzione che è aumentata nel corso degli anni in quanto abbiamo investito nella creazione di offerte turistiche attente ai bisogni degli ospiti e capaci di suscitare interesse. Come viene confermato dall’ascesa di mete emergenti come le Colline del Prosecco, l’area dei Colli Euganei riconosciuta da poco dall’UNESCO riserva Mondiale della Biosfera: destinazioni che puntano su un turismo sostenibile e sulla qualità dell’accoglienza e dell’offerta enogastronomica”.

 

Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, commenta i dati turistici del primo semestre 2024, che mostrano risultati superiori allo stesso periodo 2023, l’anno record per il turismo in Veneto. Questo vale sia in quanto a numero di turisti pernottanti (arrivi +4,4% rispetto al 1° semestre 2023), sia sul fronte dei pernottamenti (presenze +2,1%).

“Le strutture alberghiere vengono sempre più apprezzate (arrivi +1,2%, presenze +0,5%), senza però superare ancora le cifre pre-pandemiche (il record storico nel primo semestre di arrivi e presenze nel settore alberghiero risale al 2018) – prosegue Caner -. Mentre è il comparto extralberghiero a battere tutti i record storici, che registra addirittura un +31,7% negli arrivi rispetto al 2019 e un +16,5% nelle presenze. Dal Lago di Garda alle spiagge, i campeggi e i villaggi turistici del Nordest confermano il loro appeal, collocando il settore sul podio delle preferenze con un potenziale di crescita considerevole”.

“Questi dati premiamo il lavoro dei nostri imprenditori e ci dicono che stiamo lavorando bene su tutti i fronti, ma è importante continuare a investire nella filiera turistica per mantenere la regione al primo posto tra le destinazioni turistiche italiane, affrontando anche il tema dell’overturism con consapevolezza e riflessioni per un turismo sostenibile e di qualità”, conclude l’assessore veneto al Turismo.