“Gli enti locali competenti al rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, alla ricezione di segnalazioni certificate di inizio attività, uniche o condizionate, concernenti attività commerciali o produttive possono disporre, con norma regolamentare, che il rilascio o il rinnovo e la permanenza in esercizio siano subordinati alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali da parte dei soggetti richiedenti.”
La norma prevede la facoltà di disporre con proprio regolamento che il rilascio o il rinnovo e la permanenza in esercizio delle attività commerciali o produttive – sottoposte al rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, alla ricezione di segnalazioni certificate di inizio attività, uniche o condizionate – siano subordinate alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali dei soggetti richiedenti.
La ratio della legge è quindi quella di non consentire che soggetti sottoposti all’esercizio di attività autorizzatoria commerciale o produttiva da parte dell’ente svolgano la stessa non assolvendo al primario obbligo di pagamento dei tributi locali.
La grande novità è dettata dalla generale estensione dell’ambito di applicazione del blocco all’irregolarità su tutti i tributi dell’Ente.
La previsione rappresenta un deterrente non certo gradito alle categorie interessate ma che ben assolve alla funzione preventiva e per di più senza oneri di accertamento a carico dell’ente. Anche se tuttavia bisogna considerare che la verifica, da parte dei Comuni, della regolarità del pagamento comporta anche un aggravio di attività amministrativa ma che potrebbe essere superata con la previsione di incentivi agli uffici.
L’ANUTEL (Associazione Nazionale Uffici tributi Enti Locali) ha predisposto una bozza di regolamento che ha tracciato un possibile quadro di applicazione degli aspetti maggiormente significativi.
Si tratta di una previsione regolamentare facoltativa e non necessaria tuttavia è importante che gli Enti che volessero seguire il percorso ipotizzato nel documento predisposto lo facciano adattando le generiche previsioni alle specificità delle proprie situazioni al fine di avere uno strumento regolamentare che sia in linea con ciascuna organizzazione in termini di sistemi informativi, modalità gestionali e capacità operative.
Scoprire gli evasori fiscali in Italia non è pratica ambita, ed è ancor di più difficile osservarla da parte di una Amministrazione comunale, pensando che, in campagna elettorale quest’ultima andrà a chiedere voti anche alle categorie commerciali e produttive colpite durante il proprio mandato. Vedremo come si comporterà il Comune di Verona in tal senso.
Alberto Speciale