“Grottesche e imbarazzanti sono invece le motivazioni – spiegano Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani -: definire “eccesso di trasparenza” una comunicazione ufficiale del Comune è una presa in giro all’intelligenza dei cittadini. Il Sindaco ci sta dicendo candidamente che sotto la sua amministrazione la mano destra non sa che cosa stia facendo la mano sinistra. Davvero ci dobbiamo credere?
La verità è che avevamo ragione. Il Comune di Verona può fare diversamente, può evitare la stangata alle famiglie se Sboarina impara a fare il Sindaco e si pone a difesa dei cittadini nelle battaglie giuste anche quando questo contrasti con il parere di un dirigente. Altre città lo hanno già fatto, comprese alcune di quelle citate nel comunicato del Comune.
Di questo risultato, di questa retromarcia, dobbiamo ringraziare soprattutto i genitori e gli avvocati delle famiglie. A loro vanno le scuse di Sboarina, Bertacco e dell’intera giunta comunale”