Trasporto scolastico, difficoltà di inizio anno dovute agli orari di lezione provvisori

 
 

Lo squillo della campanella nelle scuole, il traffico che riprende a “mordere” dopo la pausa estiva, i cantieri e i lavori in corso che trasformano il solito percorso casa-lavoro in una sorta di campo minato: settembre è tradizionalmente un mese ad alta tensione per tutti gli utenti della strada e a farne le spese sono anche i bus ATV, che – tra città e provincia – sulla strada macinano ogni giorno ben 70 mila chilometri e che in questa settimana di avvio dell’anno scolastico sono tornati a riempirsi di studenti.

Per molti ragazzi si tratta anche della prima esperienza alle prese dei mezzi pubblici e imparare a orientarsi tra orari, percorsi, fermate richiede inevitabilmente un po’ di tempo. Ma a complicare l’utilizzo dei mezzi pubblici per gli studenti in questi giorni sono soprattutto gli orari di lezione, ancora provvisori per la maggioranza degli istituti. Ne conseguono ingressi e soprattutto uscite da scuola in fasce orarie che non sono allineate con quelle del servizio di trasporto, programmato da ATV sulla base delle indicazioni fornite nei mesi scorsi  dal Coordinamento dei presidi e concordate con l’Ente di Governo del trasporto pubblico.

Di qui i disagi, spesso segnalati ad ATV da genitori e studenti, costretti talvolta a lunghe attese alle fermate, dovute ad uscite da scuola in orari non coincidenti con quelli dei mezzi pubblici. Alcune corse dei bus risultano poi eccessivamente affollate, in quanto non programmate per sopportare i flussi “anomali” di studenti, a fronte di altre – appositamente previste – che sono invece sottoutilizzate.

“E’ una situazione purtroppo fisiologica che registriamo in apertura di ogni anno scolastico – commenta il direttore generale di ATV Stefano Zaninelli – e sulla quale la nostra Azienda non ha possibilità di intervenire. Generalmente però è destinata a normalizzarsi con la progressiva entrata in vigore degli orari di lezione definitivi che ci sono stati comunicati dagli istituti e sulla base dei quali sono necessariamente programmati i nostri servizi di trasporto. Certo, è comprensibile l’apprensione delle famiglie, che hanno speso somme anche considerevoli per gli abbonamenti annuali e che temono di non ricevere un adeguato servizio. Tuttavia, vista l’assoluta provvisorietà e disomogeneità degli orari degli istituti in questi primi giorni, non disponiamo ancora di dati oggettivi sui quali basarci per calibrare eventuali interventi correttivi. Quello che chiediamo quindi è un po’ di pazienza: per quanto ci riguarda possiamo assicurare che, non appena gli orari di lezione si stabilizzeranno, sarà avviato un monitoraggio approfondito su tutta la rete per capire dove ci saranno effettive criticità, e quindi prevedere gli interventi di assestamento e gli eventuali rinforzi del servizio”.

 
 

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