“Sulla possibile fusione tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza hanno ragione i sindacati dei lavoratori dei due istituti di credito quando affermano che l’operazione porterebbe solo ulteriori criticità con una probabile pesantissima riduzione del personale, visto che si tratta di banche che operano sullo stesso territorio, e una forte contrazione degli affidamenti, in considerazione del fatto che molti degli imprenditori presenti nelle due aree venete sono in attività con entrambe le banche simultaneamente”.
A sostenerlo è il Sindaco Flavio Tosi che in merito aggiunge:
“Per questo, l’ipotesi di fusione è profondamente sbagliata. Si tratta di operazioni utili solo se realizzate con banche che svolgono attività in differenti contesti territoriali, come sta avvenendo tra la Banca Popolare di Verona e quella di Milano.
Il vero obbiettivo dovrebbe essere quello di rimettere in sesto entrambi gli istituti – sottolinea ancora – un percorso sicuramente difficile, da realizzarsi attraverso soluzioni diverse da una fusione.
L’unica cosa certa è che devono essere accertate tutte le responsabilità di chi ha prodotto questo danno miliardario a famiglie ed imprenditori della nostra Regione; solo in questo modo, forse per la prima volta in Italia, qualcuno pagherà davvero per quanto è successo.
Se il fatto fosse avvenuto negli Stati Uniti o in qualsiasi altro Paese del mondo occidentale, il responsabile si sarebbe certamente trovato nella condizione di dover rispondere fino in fondo di quanto fatto davanti all’autorità giudiziaria”.
una volta tanto il sindaco Tosi centra il problema: la proposta di Zaia serve solo a evitare che gli autoribi del disastro di Vicenza e Montebelluna paghino per le loro malefatte. Evidente l’intenzione del Presidente della Regione Veneto di coprire le responsabilità di amministratori incapaci, amici suoi e di Galan!
Lory