Dopo l’incontro con il Prefetto confermata la Manifestazione ad Avesa contro il Centro profughi alle ex Scuole Braida
Paolo Tosato, segretario cittadino della Lega Nord, ha incontrato il Prefetto Mulas in merito all’annoso problema immigrazione a Verona.
“Ieri pomeriggio sono stato ricevuto dal Prefetto e abbiamo avuto un lungo confronto in merito alle politiche dell’accoglienza dei richiedenti asilo a Verona e Provincia.
Apprezziamo la professionalità e la chiarezza del Prefetto Mulas e dei suoi collaboratori ma le informazioni che ci sono state fornite non sono molto rassicuranti.
Il Ministero degli Interni continua a comunicare alle Prefetture la necessita’ di trovare alloggi per il numero crescente ed apparentemente inarrestabile di coloro che arrivano dalle coste Libiche in Italia.
Solo ieri ne sono sbarcati 6 mila. Abbiamo fatto presente la necessita’ di non concentrare in un unico Comune o quartiere cittadino numeri importanti di richiedenti asilo.
La Prefettura sta cercando di attenersi a tale indirizzo e ha assicurato che continuerà a farlo finché sarà possibile. In merito all’eventualità che le ex scuole Braida di Avesa vengano trasformate in un centro di accoglienza per richiedenti asilo la Prefettura ci ha comunicato che allo stato attuale non vi sono proposte ufficiali.
Nei prossimi mesi potrebbe, tuttavia, esservi la necessita’ di promuovere nuovi bandi per individuare nuove strutture e nuovi posti letto.
Vista l’incertezza della situazione e le voci preoccupate di molti residenti di Avesa abbiamo deciso di confermare la Manifestazione presso i giardini di Piazza Avesa alle ore 18.00 di Venerdi’ 7 Ottobre.
Invitiamo i cittadini di Avesa a partecipare per sottoscrivere una petizione da indirizzare all’Amministrazione Comunale e alla Prefettura.
L’iniziativa e’ organizzata dalla Lega Nord ma per rispetto di tutti coloro che vorranno partecipare non verranno esposte bandiere o simboli di partito. Vogliamo dare la possibilità ai residenti di esprimere la propria posizione e il proprio punto di vista.
Organizziamo una manifestazione preventiva perchè troppo spesso la realizzazione dei centri “profughi” sono avvenuti a giochi fatti, dopo che i contratti con i privati erano già stati stipulati”