“Il servizio di trasporto pubblico locale veronese rischia una pericolosa involuzione: cosa potrebbe accadere se i bandi venissero aggiudicati a due imprese diverse con legittime differenze di vedute sulla bigliettazione (che non sarebbe più unica) e sui punti di rottura del carico di servizio?”
A chiederselo Carla Padovani, consigliere comunale PD, che dopo la risposta dell’autorita’ di regolazione dei trasporti chiarisce:
“Nel merito dobbiamo osservare che la risposta dell’autorita’ di regolazione dei trasporti peraltro non nega la possibilità del lotto unico. Tuttavia il risultato finale è che a Verona si terrà il duplice bando, con tutte le relative incognite sul futuro del servizio, mentre altre realtà che altrettanto legittimamente hanno optato per il lotto unico, motivandolo, potranno programmare lo sviluppo con maggiore serenità”.
“Se non fossero presenti politici come Pastorello che bazzicano la Provincia da 30 anni verrebbe da parlare di dilettanti allo sbaraglio” – è invece l’incipit di Michele Bertucco.
“Basta leggere la risposta dell’Art (Autorità regolazione dei trasporti) – continua l’esponente di Verona a Sinistra in Comune – per rendersi conto che il quesito posto dal Presidente della Provincia di Verona e dal Consigliere delegato ai Trasporti sulla possibilità del bando unico non è stato nemmeno preso in considerazione, in quanto, come scrive l’autorità,‘Le motivazioni addotte, ovvero la presenza di esperienza di lotto unico in altre Province e l’assenza di controindicazioni di carattere economico per cui sarebbe garantita la partecipazione di più offerenti RISULTANO GENERICHE E MANCHEVOLI DI EVIDENZE TECNICHE A SUPPORTO’.Tradotto: sono chiacchiere da bar su cui un’autorità seria come la nostra non perde del tempo”.
La verità – conclude Bertucco – è che Pastorello e Pressi non credono nella funzione irrinunciabile del trasporto pubblico locale”.
