Tezenis Verona… e sono sei

 
 

ORASI’ RAVENNA-TEZENIS VERONA 76-88 (12-19, 39-46, 57-63)

CRONACA

Verona allunga la propria striscia vincente grazie alla sesta vittoria consecutiva sul parquet di Ravenna. Verona conferma il proprio momento positivo mandando a referto ben nove giocatori di cui tre in doppia cifra. Ancora una volta il tiro pesante fa la differenza e la difesa diventa, di domenica in domenica, sempre più ermetica.

Finalmente sembra sbloccato Ferguson, autore di una prova maiuscola, il leader, insieme a Candussi, di una squadra che si sta trovando dopo un inizio di campionato tra luci ed ombre. Parte forte la Tezenis che nel primo quarto spegne ogni velleità di Ravenna nonostante un Laganà in grande serata. È soprattutto sotto i tabelloni che Verona mette paura anche se alla fine partita è Ravenna a dominare.

Grande prova di Amato in cabina di regia, capace di gestire con oculatezza ogni pallone. Mazzon, l’ex nobile di questa partita, è costretto a chiedere time-out, Ravenna recupera qualcosa ma Verona chiude sopra di sette (12-19) il primo quarto.

La gara prosegue su ritmi sempre più indiavolati con un Ferguson che brucia la retina sia da due che con il tiro pesante. Sempre più positivo il giovane Candussi, il centro che Verona aspettava da tempo, sempre concreto e positivo sia sotto le plance che con il tiro piazzato.

Ravenna si affida flebilmente a Smith che però da solo non è in grado di contenere l’attacco gialloblu. Ravenna si scuote dopo l’intervallo lungo, cerca di recuperare nel punteggio, la difesa si Verona si fa sempre più ermetica e il contropiede sempre più ficcante.

Ravenna allora decide di affidarsi ancora di più al suo fromboliere Smith che insieme ad Hairston portano l’Orasì al – 3 (55-58).

Ma Verona non è sazia, gioca a ritmi sempre più alti e con Amato e Henderson piazza un mini break che riporta avanti di cinque la Tezenis. Mazzon diventa sempre più nervoso e viene sanzionato con un tecnico. Ferguson e Ikangi colpiscono i romagnoli in modo chirurgico e in poco tempo Verona ritorna ad un vantaggio in doppia cifra (+10, 59-69).

Dalmonte cambia strategia cercando di togliere ossigeno all’unico giocatore in grado di far male alla sua formazione con una difesa pressing su Smith, è la mossa azzeccata e i giganti gialloblu volano sul + 15 (59-74). Il resto è solo accademia, Verona si porta a casa la sesta vittoria consecutiva e il quarto posto in classifica.

TABELLINO

ORASI’ RAVENNA: Tartamella ne, Hairston 16 (5/8, 0/0, 5r), Smith 22 (5/6, 3/8, 4r), Montano 5 (0/2, 1/9, 3r), Jurkatamm 3 (0/0, 1/2, 3r), Cardillo 6 (2/3, 0/2, 5r), Masciadri 3 (0/1, 1/5, 4r), Rubbini (0/0, 0/1), Seck ne, Gandini 6 (2/2, 0/0, 3r), Baldassi ne, Laganà 15 (3/12, 2/5, 8r). All. Mazzon.

TEZENIS VERONA: Dieng ne, Ferguson 27 (4/7, 5/9, 2r), Amato 16 (0/4, 4/11, 4r), Candussi 20 (7/10, 1/3, 7r), Henderson 7 (1/3, 1/1, 2r), Maspero 3 (0/0, 1/4, 5r), Udom 9 (3/4, 1/3, 5r), Quarisa, Severini 3 (1/2, 0/2, 2r), Ikangi 3 (0/0, 1/1, 3r). All. Dalmonte.

Arbitri: Salustri, Chersicla e Almerigogna 6.

Note: Tiri liberi: Ravenna 18/24, Verona 14/16. Percentuali di tiro: Ravenna 25/66 (8/32 da 3, 26 rd, 15 ro), Verona 30/71 (14/34 da 3, 24 rd, 6 ro). Spettatori: n.c..

Pagelle: RAVENNA: Tartamella sv, Hairston 6, Smith 7, Montano 5, Jurkatamm 5, Cardillo 6, Masciadri 5,5, Rubbini sv, Seck sv, Gandini 6, Baldassi sv, Laganà 6,5. All. Mazzon 5. VERONA: Dieng sv, Ferguson 7,5, Amato 6,5, Candussi 7, Henderson 5,5, Maspero 5,5, Udom 6, Quarisa 5, Severini 5, Ikangi 5. All. Dalmonte 7.

Il migliore: Ferguson.

La chiave: Il tiro da tre di Verona.

Il video di coach Dalmonte: http://www.scaligerabasket.it/video-dalmonte-grande-senso-comune-interpretazione/

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here