Terza Circoscrizione: le proposte del PD per il futuro di Verona

Il Partito Democratico presenta una parte dei suoi progetti per rendere più vivibili i quartieri periferici, con spazi di aggregazione, meno auto e più biciclette

veduta aerea dell'area di Forte Procolo
 
 

In conferenza stampa i Consiglieri uscenti della terza Circoscrizione Matteo Dalai, Luigi Lazzarelli assieme a Carla Padovani, già Consigliere Comunale, hanno fatto il punto su alcune di quelle che ritengono le maggiori criticità di quella che è la circoscrizione più ampia e popolosa di Verona.

Partendo dal Quartiere Catena, assediato dalle auto lì parcheggiate da chi si reca all’Ospedale di Borgo Trento, così analizzano la questione: “ sappiamo che uno dei problemi del quartiere, nato negli anni ’70, è l’esiguo numero di    autorimesse condominiali, a ciò si aggiunge la carenza di parcheggi per il vicino ospedale. Una delle soluzioni è stata individuata nell’utilizzo dei cortili della caserma Riva di Villasanta. Tali parcheggi sono di difficile accesso, perché occorre effettuare un lungo giro per arrivare da lì alla struttura ospedaliera; per facilitarne l’accesso pedonale si potrebbe creare un passaggio per arrivare ai parcheggi nei pressi dell’Adige e con l’occasione sistemare e rendere accessibile anche il bastione ora abbandonato.”

Carla Padovani

Per l’area di Forte Procolo i tre propongono un riutilizzo: ”Dobbiamo far diventare questo luogo il cuore del quartiere. Si inizia con la pulizia e la conoscenza di una grande area verde, che racchiude un forte austriaco in stato di totale abbandono; si deve proseguire con il recupero e il riutilizzo restituendo alla città questa manufatto. Partendo dalla nostra esperienza in circoscrizione abbiamo conosciuto varie associazioni che svolgono attività e potrebbero utilizzare in modo proficuo i locali della fortificazione, come avviene anche per Forte Chievo, e si potrebbe ricavare anche una sala civica che attualmente manca.”

Luigi Lazzarelli

Dalai, Lazzarelli e Padovani hanno poi illustrato un progetto che, partendo dalle piste ciclabili, esistenti si propone di creare una nuova pista che colleghi Quartiere Catena con quello del Saval e quindi con Chievo, attraverso un nuovo tracciato, dando così la possibilità di attraversare buona parte della zona ovest della città in sicurezza, su tracciati dedicati. Inoltre hanno evidenziato che in tutti i rioni presi in considerazione è esiguo il numero delle rastrelliere portabici, che vanno sicuramente implementate, proprio per rendere più agevole la ciclabilità di tutta la circoscrizione. Tutte le proposte sono state accompagnate con rendering, ingrandimenti fotografici e disegni tecnici.

Infine per quel che riguarda la Casa colonica comunale del Saval è stata illustrata la proposta di utilizzo del manufatto, con l’allestimento di una sala civica, di locali per associazioni e un asilo, per dare finalmente anche a questo quartiere uno spazio di aggregazione sociale, vicino alla piazza e alla chiesa.

Matteo Dalai

Sul tema della ciclabilità è intervenuta nel frattempo anche Orietta Salemi, candidata Sindaco del PD, a proposito del rapporto di Legambiente: “Uso la bici per spostarmi ogni giorno e vivo di persona i problemi dei ciclisti a Verona. L’obiettivo di un’amministrazione comunale dovrebbe essere quello di portare il numero di veronesi che vanno al lavoro in bici (oggi il 10%) al livello di città vicine alla nostra (come il 17% di Padova o il 25% di Treviso). Anziché una serie di interventi spot, serve una strategia complessiva, con obiettivi  a breve, medio lungo termine, con tempi di realizzazione definiti. Per questo la nostra proposta è quella di dotare Verona al più presto di un Piano Urbano della Mobilità sostenibile.”

“Il lavoro da fare – dichiara la Salemi – non si riduce alla realizzazione di nuovi tracciati. Le piste ciclabili che già esistono devono essere collegate in una rete che possa essere percorsa in modo sicuro e senza interruzioni. Questa rete deve abbracciare anche le stazioni ferroviarie e i principali punti di intersezione delle linee degli autobus. E questo senza dimenticare la manutenzione del manto stradale e dell’illuminazione, che sappiamo essere non scontata.”

 
 

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