Hanno sottratto capi d’abbigliamento dal negozio “Foot Locker” dell’Adigeo e poi si sono scagliati contro gli addetti alla vigilanza che li avevano bloccati all’uscita del punto vendita, nel tentativo di allontanarsi con il bottino. I responsabili – tre cittadini marocchini di 17, 20 e 25 anni – sono stati però arrestati dalla Polizia di Stato di Verona.
È accaduto venerdì intorno alle 20.30. A dare l’allarme è stato l’addetto alla vigilanza del negozio, che aveva seguito i movimenti sospetti dei tre ragazzi, notando che uno di loro – il ventenne – dopo aver regolarmente pagato alcuni articoli, aveva occultato all’interno della borsa altra merce, per poi uscire dal negozio. Fermato da due addetti alla vigilanza, il giovane ha reagito con violenza minacciandoli, spintonando uno dei due e tentando di colpire con un calcio l’altro, spalleggiato dai due connazionali che hanno accerchiato i due addetti alla vigilanza.
Soltanto l’intervento degli agenti delle Volanti ha consentito l’interruzione della condotta aggressiva dei giovani, che sono stati arrestati per tentata rapina aggravata in concorso.
Il venticinquenne è stato trovato in possesso anche di una tessera sanitaria appartenente ad un altro giovane e un costoso orologio con la chiusura danneggiata, di cui il cittadino straniero non è riuscito a giustificare la provenienza. Per tale ragione, il venticinquenne è stato anche denunciato per ricettazione.
Tutti e tre i ragazzi non sono nuovi a simili episodi: il ventenne risulta, infatti, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e per porto di armi od oggetti atti ad offendere, fatti tutti commessi il mese scorso presso la Stazione di Verona Porta Nuova. Anche a carico del venticinquenne risultano precedenti di polizia risalenti allo scorso ottobre per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, commessi sempre nella Stazione di Verona Porta Nuova.
A carico del minore, risultano invece quattro distinti precedenti di polizia per rapina, per episodi commessi tutti tra agosto e ottobre di quest’anno.
Ultimati gli accertamenti, il minorenne è stato accompagnato presso l’Istituto di pena minorile di Treviso, mentre i due maggiorenni sono stati tradotti presso il carcere di Montorio, in attesa delle udienze di convalida.
Dopo la convalida degli arresti, il giudice ha disposto nei confronti dei due maggiorenni la misura del divieto di dimora a Verona.