TAV, Businarolo: “309 richieste di modifica. L’AD Bianchi ha il dovere di rispondere”

 
 
E’ una invenzione dell’AD di Impresa Pizzarotti Italia l’ostruzionismo del Ministero delle Infrastrutture sul capitolo degli espropri per la realizzazione della Tav Veneta Brescia-Verona.
È quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo in una nota-commento relativa alla vicenda della TAV e in risposta alle dichiarazioni dell’AD Corrado Bianchi.
Il progetto definitivo del 2014 – prosegue Businarolo – basato su quello preliminare del 2003, è già stato tempestato ai suoi esordi da osservazioni critiche di enti locali, Comuni e Regioni, oltre che di consorzi e privati. Per non dire della bocciatura da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che aveva ravvisato carenze tecniche. Inoltre, il governo dell’epoca che aveva approvato il progetto definitivo aveva imposto ai progettisti 309 modifiche, in particolare su aspetti di impatto ambientale, ma non solo. Aspettiamo le risposte a quelle 309 richieste di intervento, semmai dopo l’impresa può sollevare critiche verso altri enti”.
 
 

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