La maggior parte delle organizzazioni sindacali dei tassisti hanno indetto uno sciopero previsto per il prossimo 21 novembre. Si fermeranno i tassisti di Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze e altre città.
Lo sciopero è stato proclamato perché non sono stati firmati i decreti attuativi che avrebbero portato rimedio alla deregolamentazione del settore pubblico non di linea, previsti entro trenta giorni dopo la tregua tra sindacati e Governo di fine febbraio scorso.
Per spiegare alla cittadinanza e agli interessati le motivazioni della protesta, oggi e domani dalle ore 12:00 alle 17:00 sarà presente un presidio informativo in Piazza Bra (angolo via Roma) fortemente voluto dal sindacato Uritaxi Veneto.
“Sempre più problematica è la situazione del trasporto pubblico, in quanto oggi basta scaricare un’app e possedere una macchina per poter svolgere la professione dell’autista low cost.” spiega il Presidente Uritaxi Veneto, Stefano Sella.
Il rischio di non avere più regolamentazione del servizio è alto, ciò renderebbe ancora più fertile un terreno adatto all’abusivismo. Di questo parere anche il Responsabile Provinciale Uritaxi, Andrea Soso “La mancanza di regole favorirebbe una giungla del settore, con un’inevitabile crollo di professionalità. Le multinazionali potrebbero approfittare della situazione, garantendo servizi di trasporto a basso costo, ma senza richiedere standard qualitativi ai propri autisti.”
“Se non ci fosse più l’obbligo di avere una patente speciale per il trasporto di persone ed un’iscrizione ad un albo preposto, potenzialmente tutti indistintamente potrebbero reputarsi autisti, però personalmente io non mi fiderei di lasciare andare mia figlia con uno sconosciuto che non ha nessun requisito per poter svolgere il servizio” conclude Sella.