Studente albanese dà in escandescenze e picchia impiegati ESU e poliziotti

 
 

Uno studente albanese è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti con l’accusa di “resistenza e minacce a PP.UU.” ed il giorno seguente, cioè ieri mattina, condannato dall’Autorità Giudiziaria, previa convalida della misura precautelare, alla pena di mesi 4 di reclusione, col beneficio della sospensione della pena.

Gli agenti delle Volanti, giovedì mattina erano stati chiamati ad intervenire in piazzale Scuro, presso la residenza dell’ESU dove uno studente albanese, PEPKOLAJ Oliver, 31enne, stava forzando la porta d’ingresso della medesima struttura nell’intento di accedervi abusivamente ed a tutti i costi, nonostante gli fosse stato revocato l’alloggio precedentemente occupato.

A richiedere l’intervento dei poliziotti il personale amministrativo dell’ESU, a sua volta allertato dagli studenti ospiti della struttura di piazzale Scuro, spaventati dalla furia violenta dell’albanese il quale, già nella giornata precedente, si era reso responsabile del danneggiamento della porta di casa del custode della residenza studentesca, accompagnando il suo comportamento con una serie di minacce.

Un blitz nel pomeriggio di giovedì, l’albanese lo aveva effettuato negli uffici amministrativi dell’ESU di via dell’Artigliere, dove dapprima minacciava con un coltello da cucina una delle impiegate e poi passava alle vie di fatto sferrando nei confronti della stessa un violento pugno alla testa. Fatti per i quali le vittime hanno dichiarato di procedere penalmente nei confronti dello studente.

La motivazione della rabbia e violenza è stata la revoca dell’alloggio, provvedimento adottato per effetto delle ripetute violazioni al regolamento della struttura, nonché delle liti e minacce perpetrate dallo studente albanese nei confronti di altri ospiti; episodi questi per i quali le forze dell’ordine erano già intervenute.

Il PEPKOLAJ, infine, venerdì mattina reiterava i suoi comportamenti presso la residenza di piazzale Scuro, riservando agli agenti in uniforme intervenuti lo stesso trattamento di violenza e minaccia, opponendo resistenza attiva in quanto continuava a prendere a calci la porta d’ingresso della residenza studentesca, pretendendovi di entrare a tutti i costi, anche inveendo fisicamente contro gli agenti.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here