Discutere e argomentare di “migrazioni” (“input”, prendendo in prestito il lessico informatico) è affare quantomai soggetto ai punti di vista particolari di chi, a turno, intravede nel fenomeno una salvezza benedetta dell’umanità (non meglio specificata).
Raccontare il versante opposto invece, gli “output”, è impresa certamente più semplice, dai tratti anche romanzàti.
E’ il fenomeno della cosiddetta “fuga degli italiani all’estero” ciascuno con il proprio bagaglio di competenze, saperi e cultura che il nostro Paese sembra allergico a tenere nel proprio nòvero “balìstico”.
Una guerra non dichiarata con il mondo intero che approfitta dell’incapacità politica italiana nel dare dimora ai nostri geni, co-stretti ad un nomadismo professionale… in casa propria.
Talento. Creatività. Professionalità.
Una di quelle storie fantastiche, cari amici lettori, ce l’avete proprio davanti al vostro naso.
Abbiamo incontrato Tarik. Questo il suo ritratto.
Ciao Tarik! Tarik Giovanni Bensalem, giusto? Ci racconti qualcosa di te?
Ho 31 anni, sono nato e cresciuto in provincia di Verona dove ho conseguito una laurea in economia e una specializzazione in marketing e comunicazione d’impresa.
Adoro la scrittura perché mi permette di dare sempre nuova vita ai miei pensieri e di creare nuove idee.
Mi reputo una persona curiosa che vede la novità e la diversità come un’opportunità; amo viaggiare e sono catturato dalla sua luce, vivo nella splendida città di Lisbona in Portogallo da quasi 5 anni dove, grazie alla forte passione per il mondo digitale di cui amo sia l’analisi dati che l’aspetto meno tangibile e più sognatore che lo caratterizza, ho deciso di lanciare insieme ad un gruppo di ex colleghi sparsi per l’Europa un network multilingua di professionisti di digital Marketing scoprendo la magia del lavoro da remoto; sono così diventato co-fondatore di Sense Buzz.
- Hai lavorato anche in un progetto legato a Facebook, vero?
Come ti ha arricchito questa grande opportunità a livello professionale?
Sì! Sono stato assunto come Marketing Expert in un progetto Facebook operante in tutta l’area EMEA dove ho potuto supportare attivamente centinaia di aziende nei più disparati settori di mercato aiutandole, grazie agli strumenti Facebook e Instagram per business, a migliorare la propria presenza digitale, ad incrementare le loro vendite online e ad acquisire contatti di potenziali clienti.
Dopo 2 anni sono stato promosso a Sales Coach con la missione di aiutare i consulenti marketing a migliorare le proprie relazioni con il portfolio clienti con l’implementazione di strategie di sviluppo sia personali che professionali.
Quest’esperienza è stata davvero speciale, perché mi ha permetto di vivere in un contesto internazionale ricco di stimoli e nuove idee per creare un impatto.
- Oggi vivi a Lisbona e hai fondato una Start up tutta tua.
Ce la racconti?
Come anticipavo, da quasi 5 anni vivo nella bellissima Lisbona, città di cui mi sono innamorato da quel primo giorno di erasmus (era il lontano 29 agosto 2014 e dentro di me già sentivo quel brivido che sotto sotto sussurrava che non me ne sarei più andato!).
I colori, la luce, il cielo, il profumo dell’oceano, la magia delle spiagge e la tranquillità dei locali sono tutte caratteristiche che ancora oggi mi trattengono qua.
Da oltre un anno ho fondato, insieme ad alcuni ex-colleghi provenienti da diverse zone d’Europa, un network multilingua di professionisti di Digital Marketing, con un focus speciale sulla pubblicità sulle piattaforme Facebook e Instagram.
Aiutiamo diverse aziende italiane e straniere nella costante ricerca di nuovi clienti, gestendo le loro campagne pubblicitarie o erogando servizi di formazione e coaching.
Allo stesso modo di Lisbona, anche qui a Verona ho lasciato un bel pezzo di cuore e spero un giorno di poter tornare a condividere la mia esperienza magari, chissà, con un bel corso di formazione per aiutare chi deciderà di tuffarsi in questo mare digitale.
- Cosa diresti al pubblico che ti legge per convincerlo ad investire su canali come Facebook e Instagram come opportunità e ad affidarsi ad un team di esperti per navigare sicuri nel mare della concorrenza digitale?
Le potenzialità di questi strumenti sono pressoché illimitate a partire dal grande bacino di utenti che ospita, basti pensare che ad oggi si registrano solo in Italia in media oltre 30 milioni di utenti attivi al mese per Facebook e 19 milioni per Instagram.
Il tasso di coinvolgimento che si può generare si espande in maniera sempre più esponenziale rispetto ai tradizionali canali di comunicazione; si accorciano le distanze con il proprio potenziale cliente sempre più a suo agio e propenso all’interazione: un rapporto più diretto, familiare in grado di farlo sentire parte di un gruppo, che possa dargli un’identità e che attiri il suo costante interessamento e lo faccia tornare.
Grazie a diversi strumenti creativi messi a disposizione delle piattaforme Facebook e Instagram, diventa un piacere realizzare soluzioni ad alto impatto visivo e molto diversificate in modo da soddisfare tutti i gusti; grazie ad un sistema di ottimizzazione eccellente invece è possibile intercettare utenti più propensi a compiere una specifica azione suddividendoli in diverse classi di interessi, comportamenti e azioni.
È possibile addirittura individuare utenti con comportamenti simili a quelli che hanno generato una conversione per la vostra azienda e re-intercettare in fasi successive tutti quegli utenti che ad un primo contatto non avessero compiuto l’azione da noi desiderata.
L’elemento chiave rimane in ogni caso la percezione del prodotto o servizio all’occhio del consumatore: dobbiamo trasformare quella percezione, amplificandola, trasmettendo chiaramente tutti i benefici che stiamo offrendo per risolvere un’esigenza di mercato e Facebook e Instagram rappresentano un terreno molto fertile dove far crescere i nostri fiori… basta, come spesso mi piace citare, avere un buon giardiniere!
- Potresti dare un consiglio per il futuro di tutti quei ragazzi che, dopo la laurea, si affacciano sul mondo del lavoro?
Certamente! Il mio più grande consiglio è quello di non aver paura di mettere tutta la propria vita dentro un bagaglio a mano per scoprire ciò che può sembrare lontano, per essere curiosi, per aver il desiderio di imparare.
Il desiderio è la molla della vita e va coltivato con la ricerca, sviluppo continuo e diverse preziose esperienze.
Rischiate, mettetevi in gioco e qualunque possa esserne il risultato, sarà comunque un successo per il vostro bagaglio personale.
Reputo fondamentale, naturalmente, anche la conoscenza delle lingue straniere per poter confrontarsi con un pubblico internazionale sempre più vasto e ricco di preziose qualità e conoscenze.