Continuano serrati i controlli della Polizia di Stato sul territorio veronese per la repressione del fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Nel primo pomeriggio di sabato 24 febbraio, una pattuglia delle Volanti della Questura di Verona, impegnata in servizio di controllo del territorio, notava, nei pressi di via Palladio, la presenza di uno straniero alquanto sospetto, già segnalato nei giorni precedenti come possibile spacciatore.
I poliziotti, nello specifico, dopo aver costantemente osservato i comportamenti del straniero, lo coglievano nell’atto di vendita della sostanza. Venivano, dunque, fermati sia il venditore che l’acquirente.
Quest’ultimo, incensurato, confermava di aver acquistato una dose di marijuana di circa 2 grammi per un valore pari a 20 euro, mentre la perquisizione effettuata sull’arrestato portava alla luce un totale di 25 grammi della stessa sostanza, parte della quale veniva altresì rinvenuta all’interno di una scatola di cartone posta nelle immediate adiacenze del fermato.
Oltre alla marijuana, venivano sequestrati due telefoni cellulari e denaro contante, ripartito in piccolo taglio, sicuramente provento dell’attività di spaccio.
Lo straniero, identificato per D.M., trentenne gambiano, richiedente asilo e già gravato da precedenti specifici di Polizia, veniva dunque arrestato per il reato di illecita detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ristretto presso le camere di sicurezza della Questura nell’attesa del giudizio direttissimo, svoltosi ieri mattina.
Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha rinviato l’udienza al 26 aprile 2018.