“Gli aeroporti stanno attraversando una situazione di grave crisi causata non solo dall’epidemia e dalle sue conseguenze, ma anche dalle scelte sbagliate e poco lungimiranti dell’Ue e del Governo italiano, che si dimenticano di un settore fondamentale per la nostra economia, come peraltro confermano i contenuti dell’ultima manovra. L’EIB Group Climate Bank Roadmap 2021-25 parla di ‘mancanza di chiarezza’ per la decarbonizzazione del settore aviazione e degli aeroporti, il bilancio dell’Unione ridurrà notevolmente la possibilità di finanziare gli scali, mentre la BEI prevede di escludere dai finanziamenti l’espansione di capacità aeroportuale“.
Queste le determinazioni della nuova nota politica a firma Paolo Borchia, eurodeputato della Lega nel gruppo Identità e Democrazia; un ulteriore focus e richiamo dell’attenzione sulla componente aeroportuale, da sempre sotto l’attenta lente di controllo del politico scaligero (Aeroporto Catullo cercasi). Il lavoro vede presenti anche i colleghi Isabella Tovaglieri, prima firmataria dell’interrogazione assieme agli europarlamentari Marco Campomenosi, Massimo Casanova e Lucia Vuolo.
“Abbiamo presentato – prosegue Borchia – un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere chiarimenti su queste scelte penalizzanti per gli aeroporti, in che modo e quali strumenti finanziari siano previsti per la crescita e la ripresa delle attività aeroportuali post-Covid e affinché le espansioni di capacità per il cargo possano essere escluse dalle limitazioni ai finanziamenti. Serve un netto cambio di rotta nelle politiche di Governo e Ue, per tutelare tutti gli attori del comparto dell’aviazione e rilanciare il settore del trasporto aereo in Italia e in tutto il continente”.