I problemi del settore del credito sono finalmente in via di soluzione definitiva. Così come Mosè guidò il popolo Ebraico per 40 anni nel deserto portandolo infine nella terra Promessa, così il numero Uno del Fondo Atlante, Alessandro Penati porterà con il suo esempio le banche verso la Terra Promessa della redditività, competitività e sana gestione. Finalmente abbiamo letto, sabato 4 giugno su Milano Finanza, un’analisi innovativa e lungimirante sul passato e per il futuro del sistema. In sintesi, Penati il Messia dice: la colpa di tutto quello che è successo sino ad oggi ricade sui soggetti che c’erano, nessuno escluso (Politica, Banca d’Italia, imprenditori, mezzi di comunicazione, ABI e, dulcis in fundo, sindacati). La soluzione? E’ lui, Alessandro Penati. Ipse dixit. Intanto un risultato l’ha raggiunto: è riuscito a ricompattare tutti: ABI, sindacati, mezzi di comunicazione, impresa nella quale nessuno era fino ad oggi riuscito. L’Amministratore Delegato del Gruppo Intesa, Carlo Messina, gli ha risposto oggi per le rime. Per quanto riguarda la collusione dei sindacati richiamata nell’intervista di Alessandro Penati, faccia nomi e cognomi indicando prove e una circostanziata denuncia alla Procura della Repubblica competente verso la quale il Messia Penati dovrebbe rivolgersi. Lo stesso Messia dovrebbe sapere- ma fa finta di non saperlo- che sono stati proprio i sindacati interni alla Popolare di Vicenza nel 2012 a denunciare la cattiva gestione, come più volte gli stessi Segretari Generali delle organizzazioni sindacali hanno dimostrato, anche con documenti in mano, in trasmissioni radiofoniche e televisive.
Ha poi citato, scandalizzato, gli esempi negativi del passato come prodromi dei disastri attuali (Popolare di Lodi, Popolare di Novara, di Intra, Caripuglia, BiPop.). Peccato- diciamo noi- che a suo tempo i manager di quelle banche parlavano esattamente come lui. A onor del vero, una differenza enorme c’è: il Messia, Alessandro Penati, non ha nessuna esperienza diretta del settore del credito, ma parla come se fosse unto dal Signore. Comunque, i sindacati, a differenza del Messia, non hanno la presunzione di possedere la verità: valuteremo la strategia del signor Penati solo sui fatti e sulle iniziative senza fare alcuno sconto, così come abbiamo sempre fatto. Nel frattempo, lo invitiamo a moderare i toni perché alla prossima esternazione “senza senso” adiremo le vie legali. Intanto, faccia una cosa utile: dica pubblicamente quanto guadagna.
Roma, 8 giugno 2016
I SEGRETARI GENERALI di FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – SINFUB -UGL/CREDITO – UNISIN