Il silenzio di un affetto infinito. AMIA e Comune di Verona presentano il kit per i nostri amici a 4 zampe

 
 

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“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi).

Rendere la nostra città a misura degli amici a quattro zampe vuol dire renderla ancora più efficiente e moderna e per noi che ne abbiamo cura, garantendone decoro, pulizia e igiene, significa anche attenuare l’elevato grado di inciviltà di alcuni cittadini, sempre meno per la verità, che lasciano per strada i rifiuti organici dei loro cani con estrema noncuranza”.

Le parole del presidente di AMIA Andrea Miglioranzi toccano da subito il nucleo centrale dell’iniziativa che, presentata questa mattina presso la sede della municipalizzata comunale, si svilupperà nei prossimi tempi attraverso l’applicazione di un progetto pilota.

Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore alle strade e giardini Marco Padovani: “Le aree cani nel Comune di Verona sono 48. Quindi ogni circoscrizione ha più di un parco destinato allo sfogo degli animali d’affezione che ci vivono e per assicurare ai nostri cittadini e ai propri amici a quattro zampe un luogo per giocare in totale sicurezza e pulizia Amia ha iniziato a  sistemare gli arredi, riparare e verniciare panchine, sostituire rubinetti, ripristinare il tappeto erboso, chiudere buche che nel tempo i cani hanno scavato e ridistribuire materiale stabilizzato per rendere più piani i percorsi pedonali all’interno delle aree. 
Sono parchi dove tutti i diritti vengono rispettati e dove la gestione dell’ambiente è la priorità.

Prosegue sulla stessa linea il consigliere comunale della Lega Nord Laura Bocchi, che rimarca come l’amministrazione sia costantemente all’ascolto delle criticità portate e segnalate dai cittadini: “Ho ricevuto molte segnalazioni da cittadini veronesi, e per questo nasce il progetto di mappare le aree cani e capirne criticità e necessità di intervento. Invito peraltro i fruitori a segnalarci ancora casi particolareggiati ai quali daremo immediata risposta, ma che entreranno poi in un programma più ampio per modulare le necessità. E’ evidente che la convivenza con i cani, che peraltro hanno una funzione sociale fondamentale in questa società, debba passare per offrire a loro servizi adeguati e risposte immediate.

Tengo a ricordare –conclude Laura Bocchi-che l’accesso in questi spazi è consentito ai soli cani vaccinati, muniti di microchip e, ovviamente, che la raccolta delle deiezioni è obbligatoria.

 

 

 
 

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