Sicurezza Urbana: ecco le novità introdotte dalla Legge n. 48/2017.

 
 

PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE LA LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO SULLA SICUREZZA URBANA.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 21 aprile è stata pubblicata la Legge 18 aprile 2017, n. 48, di “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città”. La Legge è entrata in vigore il 22 aprile 2017.

L’obiettivo del provvedimento, il cui impianto fondamentale è stato sostanzialmente confermato anche in sede di conversione, è potenziare l’intervento degli enti territoriali e delle forze di polizie nella lotta al degrado delle aree urbane, con un approccio che privilegia il coordinamento delle forze e la programmazione di interventi integrati.

Ed ora vediamo quali sono le principali modifiche al testo del Decreto Legge introdotte in sede di conversione parlamentare, nel contempo invitiamo i lettori a considerare, in occasione della presente campagna elettorale, che alcuni impegni di miglioramento e potenziamento della sicurezza nella città di Verona, professati dai candidati alle Liste che partecipano alle elezioni, sono sostanzialmente già a disposizione dell’Amministrazione Comunale dal 22 aprile 2017 in forza della Legge n. 48 del 18 aprile 2017:

Sicurezza integrata: si intende l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, ( … ) dagli enti locali e da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità:

  • con accordo in sede di Conferenza unificata su proposta del Ministro dell’Interno, sono definite le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata:
    Obiettivo delle linee generali è coordinare e favorire la collaborazione tra le forze di polizia e la polizia locale nei seguenti settori d’intervento:

    • scambio informativo tra polizia locale e forze di polizia presenti sul territorio;
    • interconnessione, a livello territoriale, tra le sale operative della polizia locale e quelle delle forze di polizia, e regolamentazione dell’utilizzo in comune di sistemi di sicurezza tecnologica per il controllo delle aree e attività soggette a rischio;
    • aggiornamento professionale integrato per gli operatori.

Le linee generali devono tenere conto della necessitò di migliorare la qualità della vita, del territorio e favorire la riqualificazione socio-culturale delle aree interessate.

 accordi per la promozione della sicurezza integrata: in attuazione delle linee guida lo Stato e le Regioni e Province autonome possono concludere specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata, anche diretti a disciplinare gli interventi a sostegno della formazione e dell’aggiornamento professionale del personale della polizia locale;

  • sulla base di questi accordi le Regioni e le Province autonome possono sostenere iniziative e progetti per attuare interventi di promozione della sicurezza integrata nel territorio di riferimento; tra queste, l’adozione di misure di sostegno finanziario a favore dei comuni maggiormente interessati da fenomeni di criminalità diffusa.

Sicurezza urbana: è definita come il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso il contributo congiunto degli enti territoriali attraverso i seguenti interventi:

  • riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati;
  • eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale;
  • prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio;
  • promozione del rispetto della legalità;
  • più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.

Patti per la sicurezza urbana: sono accordi sottoscritti tra il Prefetto ed il Sindaco, nel rispetto di linee guida adottate su proposta del Ministro dell’Interno con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Città e autonomie locali: i Patti individuano, in relazione alla specificità dei contesti, interventi per la sicurezza urbana volti a perseguire i seguenti obiettivi:

  • prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente degradate;
  • promozione del rispetto della legalità, anche mediante iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, comprese l’occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonché la prevenzione di altri fenomeni che comunque turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici;
  • promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale tra le amministrazioni competenti, finalizzate a coadiuvare l’ente locale nell’individuazione di aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi di cultura interessati da consistenti flussi turistici, o adibite a verde pubblico, da sottoporre a particolare tutela.

Reti territoriali di volontari e videosorveglianza

  • Per prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, i Patti per la sicurezza urbana possono prevedere il coinvolgimento, mediante specifici accordi, anche di Reti territoriali di volontari nella tutela dell’arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini.
  • I Patti per la sicurezza urbana possono inoltre favorire l’impiego delle forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie di controllo del territorio e prevedere l’installazione di sistemi di videosorveglianza.

Maggiori poteri ai Sindaci: sono introdotte modifiche al TUEL (D.Lgs. 267/2000) volte a rafforzare i poteri di intervento dei Sindaci:

  • il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze dirette a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana; in particolare per tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti, anche con interventi in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche; in questa materia i Comuni possono anche adottare specifici regolamenti;
  • per la tutela della tranquillità e del riposo dei residenti in determinate aree urbane interessate da notevole afflusso di persone, anche in relazione allo svolgimento di specifici eventi, il Sindaco può disporre con ordinanza non contingibile e urgente e per un periodo comunque non superiore a 60 giorni, limitazioni in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche;
  • le ordinanze contingibili e urgenti che il Sindaco può adottare, quale ufficiale del Governo, sono dirette a prevenire e contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio, o fenomeni di abusivismo, quale l’illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza.

Disposizioni a tutela della sicurezza e e del decoro urbano

  • E’ introdotta la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 300 euro per chi pone in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in violazione dei divieti di stazionamento/occupazione di spazi ivi previsti;
  • al trasgressore è fatto ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto;
  • autorità competente in relazione alle violazioni di cui sopra è il Sindaco del comune interessato ed i proventi delle sanzioni sono devoluti al comune e destinati all’attuazione di iniziative di miglioramento del decoro urbano;
  • i regolamenti di Polizia Urbana possono individuare aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, alle quali si applicano le disposizioni precedenti.

Sistemi di sorveglianza e monitoraggio attivo da parte di privati

  • I patti sulla sicurezza urbana e gli accordi per la promozione della sicurezza integrata possono riguardare anche progetti di privati per la messa in opera di sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, con software di analisi video per il monitoraggio attivo e invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o istituti di vigilanza privata convenzionati.
  • I progetti possono essere proposti dai seguenti soggetti:
    • enti gestori di edilizia residenziale;
    • amministratori di condomíni;
    • imprese, anche individuali, dotate di almeno dieci impianti;
    • associazioni di categoria o consorzi o comitati comunque denominati costituiti ad hoc fra imprese, professionisti o residenti.

Detrazioni IMU e TASI per gestione di sistemi di sorveglianza

  • Dal 2018 i comuni possono deliberare detrazioni dall’IMU o dallla TASI a favore dei soggetti, anche privati, che assumono a proprio carico quote degli oneri di investimento, di manutenzione e di gestione dei sistemi tecnologicamente avanzati di videosorveglianza.

Ed ora una boccata di ossigeno (anche) per il corpo della Polizia Municipale di Verona in conseguenza della una norma inserita in sede di conversione in legge, (comma 2-bis dell’art. 7) che dopo moltissimi anni, finalmente riapre la strada alle assunzioni nella Polizia Municipale.

  • Per rafforzare le attività connesse al controllo del territorio e le nuove disposizioni del decreto, nel 2017 e nel 2018 i Comuni in regola con le norme sul pareggio di bilancio, i cosiddetti “virtuosi”, potranno assumere a tempo indeterminato personale di Polizia Locale a partire dall’anno in corso, al fine di sostituire coloro che cesseranno il servizio. Il limite di spesa contingente è fissato all’80% della spesa dell’anno precedente per il 2017, 100% per il 2018.
  • Al personale della polizia locale si applicano (finalmente) gli istituti dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio (già previsti peraltro per glia altri corpi di Polizia).

 

Alberto Speciale

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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